Sede: Valdambra (Arezzo)
Date di esistenza: sec. XIV - 1838Intestazioni: Podesteria di Valdambra, Valdambra (Arezzo), sec. XIV - 1838
Storia amministrativa:
A partire dalla metà del XIV secolo i territori di Valdambra - sia quelli dell'antico
viscontado feudale di Bucine (con i popoli di Torri, Rendola, Galatrona, S.
Reparata, etc.) che quelli della cosidetta Valdambra fiorentina (Capannoli,
Castiglion Alberti, Cacciano, Presciano, etc.) - furono organizzati in una
podesteria, retta da un podestà inviato dal Comune di Firenze, comprendente poi
anche il comune di Civitella, divenuto, dopo il 1385, capoluogo di una podesteria
autonoma1.
Per successive aggregazioni fra i vari popoli e
comuni della podesteria, tutti i territori dell'antico viscontado dei Tarlati (poi
dei Guidi) e della Valdambra fiorentina costituirono la comunità di Bucine, mentre i
comuni di Montozzi, S. Pancrazio e Pergine, entrati nella podesteria nel 1385,
costituirono, assieme a quelli di Agnano e Migliari, la comunità dei Cinque comuni
distrettuali di Valdambra.
Sulle due comunità il podestà esercitava la propria
competenza che, in materia giudiziaria, si estese, a partire dal XV secolo, alla
cognizione di tutte le questioni civili e alla repressione dei piccoli reati, delle
contravvenzioni e dei danni dati alle proprietà. La giurisdizione criminale sulla
podesteria, esercitata in precedenza dai magistrati di Firenze, passò al vicario di
S. Giovanni allorché, nel 1409, si istituì il vicariato di Valdarno Superiore nella
cui circoscrizione fu compresa anche la podesteria di Valdambra. Ma a partire dal
1645 il territorio della comunità del Bucine venne costituito in marchesato e
infeudato alla famiglia Vitelli. L'amministrazione generale e quella della giustizia
passarono pertanto al feudatario, dimodoché la podesteria di Valdambra - da tale
anno fino all'abolizione dei feudi in periodo francese - comprese praticamente
soltanto i territori dei Cinque comuni distrettuali.
Soppressa nel 1814 la giudicatura di pace di Bucine, venne ricostituita la podesteria
di Valdambra nei limiti della sua circoscrizione originaria, comprensiva, come si è
visto, di Bucine e dei Cinque comuni distrettuali.
A seguito del generale
riassetto territoriale fissato dalla legge del 14 ottobre, con la quale si
restaurava il vecchio ordinamento giudiziario del 1807, la podesteria di Bucine non
venne ricompresa, come allora, nel territorio del vicariato di Valdarno Superiore ma
fu assegnata, assieme a quella di Montevarchi, alla circoscrizione del commissariato
di Arezzo da cui dipese anche in materia di giurisdizione criminale2.
Per i
procedimenti civili in seconda istanza fece capo, come tutti i tribunali civili del
commissariato, alla Rota civile di prima appellazione di Arezzo.
Con la
successiva riforma giudiziaria del 1838 la podesteria fu soppressa ed il territorio
riunito a quello della podesteria di Montevarchi3.
Complessi archivistici prodotti:
Podesteria di Valdambra I, sec. XVI -
1808
(fondo, conservato in Comune di Montevarchi. Archivio storico)
Podesteria di Valdambra II, 1814 -
1838
(fondo, conservato in Comune di Montevarchi. Archivio storico)