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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Cancelleria di Certaldo - Castelfiorentino

Sede: Castelfiorentino 1 (Firenze)

Date di esistenza: sec. XVI - 1865

Intestazioni: Cancelleria di Certaldo - Castelfiorentino, Certaldo e Castelfiorentino (Firenze), sec. XVI - 1865

Contesto istituzionale:
A partire dalla fine del Cinquecento fino al 1865 la conservazione degli atti di comuni, comunità ed altre istituzioni locali furono affidati ai cancellieri comunitativi. Questi ufficiali dello Stato fiorentino erano nominati, prima dai Nove conservatori ed in seguito dalla Camera di soprintendenza comunitativa, per servire e controllare le comunità e le magistrature periferiche 1 .
Le cancellerie comunitative si delinearono come entità territoriali piuttosto estese ed ai cancellieri fu affidato il compito di intervenire in tutti gli affari degli enti compresi nella loro circoscrizione 2 . Registravano le deliberazioni e i contratti di comuni, comunelli, podesterie, vicariati e opere pie; vigilavano sul rispetto degli Statuti locali e della legislazione generale; controllavano l'amministrazione economica ed erano tenuti a conservare in maniera idonea e sicura tutti i libri e le scritture pubbliche, non più correnti, che venivano prodotti nella loro circoscrizione; si andarono così creando dei grandi archivi di concentrazione 3


Storia amministrativa:
Nel nostro caso la cancelleria ebbe sede a Certaldo almeno dal maggio del 1570, quando l'allora cavaliere del vicario ricevette anche la nomina di cancelliere "fermo" del vicariato, ma nella seconda metà del Seicento fu spostata a Castelfiorentino senza che intervenissero variazioni nella circoscrizione territoriale di competenza 1 . Presso gli uffici della cancelleria andarono a sedimentarsi per circa tre secoli gli atti delle istituzioni operanti nei territori che oggi corrispondono, in buona misura, ai quattro Comuni di Certaldo, Castelfiorentino, Montaione e Gambassi Terme, che allora costituivano quattro circuiti podestarili.
<...> Nel periodo francese le cancellerie comunitative furono abolite e fu stabilito che le singole municipalità rientrassero in possesso delle proprie carte 2 . Si trattò però di una breve parentesi perché nel 1814, con il ripristino delle antiche magistrature, gli atti furono nuovamente affidati al cancelliere di Castelfiorentino. Il 25 agosto 1814 il Consiglio di Montaione approvò infatti la liquidazione delle spese per il "trasporto alla cancelleria di Castelfiorentino di tutti i libri, filze e carte appartenenti alla loro comunità" 3 .
Dall'inventario di cancelleria del 1859 risulta che gli atti delle tre comunità di Certaldo, Castelfiorentino e Montaione erano tenuti separati e con numerazioni distinte; quelli di Montaione vi sono descritti per tipologia e sotto la stessa voce sono elencati per le diverse componenti territoriali 4 .
In seguito all'unificazione amministrativa del regno ed in particolare con il R.D. 26 luglio 1865, n. 2455 fu stabilito che la conservazione del catasto della proprietà fondiaria fosse riunita all'Amministrazione delle tasse e del demanio 5 . In tale contesto vennero soppresse le cancellerie del censo toscane alle quali nel 1848 erano state affidate, oltre ai consueti compiti di custodia degli atti comunitativi e giudiziari, nuove competenze in materia di conservazione catastale 6 . In questo particolare momento di trasformazione istituzionale le sorti degli archivi che si erano sedimentati nelle cancelleria toscane seguirono un percorso molto complesso che li vide defluire in direzioni diverse 7 .