Sede: Pontebosio, Licciana Nardi (Massa Carrara)

Date di esistenza: 1797 - 1811

Intestazioni: Comune di Ponte (Pontebosio), Pontebosio, Licciana Nardi (Massa Carrara), 1797 - 1811

Storia amministrativa:
Al momento dell'occupazione francese, signore di Ponte era il marchese Claudio Malaspina, discendente diretto di quel Lodovico I dei Malaspina di Bastia che nel 1574 ereditò dal padre Fabrizio la villa e il castello di Ponte Bosio, insieme con le dipendenze di Cucarello, Ariola, Ronco e Case de' Reali; di fatto uno dei feudi territorialmente più esigui della Lunigiana. A queste terre si erano aggiunte nel 1783 quelle del feudo di Bastia, poiché il marchese Giovanni, signore della Bastia, era morto senza lasciare eredi. Quando nel 1797 in Lunigiana vennero aboliti tutti gli istituti feudali ed il territorio fu suddiviso amministrativamente per comuni, distretti e dipartimenti, le due comunità furono nuovamente separate e furono istituite le due Comuni di Ponte e di Bastia.
In quel periodo, come risulta dal quadro delle "Popolazioni e comuni e parrocchie comprese nell'attuale circondario di Fosdinovo" del settembre 1802 ¹ la Comune di Ponte (composta da Ponte, Ceccarello e Arola) e quella di Bastia (composta da Bastia, Cisigliano, Paretola e Baccana) contano rispettivamente 111 e 425 anime.
Tra il 1800 e il 1803 le funzioni della Comune di Ponte furono assorbite dalla Municipalità distrettuale di Fosdinovo. In seguito, nell'ambito del riordino amministrativo attuato nel 1803, Ponte fu posta sotto la Municipalità di Licciana fino al 13 marzo 1805, data della sua soppressione e dell'istituzione, in suo luogo, delle nuove Comuni di di Licciana, Varano e Ponte, le quali dipendevano dal distretto (poi cantone) di Villafranca. ² Della Comune di Ponte facevano parte le parrocchie di Bastia, Bibola e Bigliolo.
La riorganizzazione amministrativa che fece seguito all'annessione del territorio nei confini dell'Impero francese nel 1811 incluse Ponte nella Mairie di Licciana.
Dopo la Restaurazione, il territorio di Pontebosio fu accorpato al Comune estense di Licciana, divenendone una sezione.