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Lega e comunità del Galluzzo

Sede: Galluzzo (Firenze)

Date di esistenza: 1515 - 1808

Intestazioni: Lega e comunità del Galluzzo, Galluzzo (Firenze), 1515 - 1808

Storia amministrativa:

In conformità a quanto avvenne in tutto il contado fra il XIV e XV secolo con la costituzione delle Leghe1, anche nel territorio a Sud delle mura fiorentine si costituì una Lega detta "Lega dell'Impruneta", dal nome del centro abitato più importante.

La Lega fu sottoposta alla giurisdizione civile di un Podestà che però, per motivi logistici, preferì risiedere nel piccolo borgo del Galluzzo, più vicino a Firenze e al centro della viabilità della Lega2. Di questo periodo ci rimane solo un importante documento: gli Statuti della Lega dell'Impruneta del 1415, conservati presso l'archivio di Stato di Firenze3. Già allora si parlava indifferentemente di Lega dell'Impruneta o di Podesteria del Galuzzo, ma anche di Lega del Galluzzo.

Gli Statuti ci presentano la Lega suddivisa in Popoli che facevano riferimento a quattro quartieri utilizzati quali unità territoriali per le tratte delle Magistrature locali. I quattro quartieri di Monticelli (poi Legnaia), Impruneta, Montici e Giogoli eleggevano rispettivamente 5,3,2 e 1 "Ufficiali" destinati a formare il Consiglio della Lega e Podesteria4.

Pochi anni dopo il Consiglio fu ridotto a otto membri e presieduto da un "Provveditore"5: questi Ufficiali sarebbero rimasti in carica per sei mesi. Ogni Popolo eleggeva un "Rettore" responsabile delle finanze locali e principale referente per la riscossione delle imposte6. Se non è possibile avere notizie più precise sul numero e sull'entità dei Popoli che costituirono la Lega nei primi anni del '400, notizie più certe si hanno sulla riorganizzazione cinquecentesca dei confini territoriali che dovevano rimanere immutati fino alle riforme lorenesi della seconda metà del '700.

Dal '500 cessò l'identità fra Lega e Podesteria: il Podestà ebbe competenza civile sulle Leghe del Galluzzo7, di Casellina e Torri e sui sobborghi del Galluzzo. La Lega del Galluzzo venne suddivisa in 35 Popoli: "S. Alessandro a Giogoli, S. Angelo a Legnaia, S. Bartolomeo a Cintoia, S. Cristofano a Viciano, S. Chirico a Marignolle, S. Chirico a Legnaia, S. Felice a Ema, S. Giusto a Signano, S. Giusto a Ema, S. Lorenzo a Ponte a Greve, S. Lucia Ammazzapagani, S. Lucia a Montauto, S. Lorenzo in Colline, S. Lorenzo alle Rose, S. Maria a Cintoia, S. Maria a Greve, S. Maria a Marignolle, S. Maria a Soffiano, S. Maria a Colleramole, S. Maria all'Impruneta, S. Maria agli Scalzi, S. Maria a Carpineto, S. Martino a Scandicci, S. Margherita a Montici, S. Michele a Monteripaldi, S. Martino a Bagnolo, S. Martino a Strada, S. Michele e Nizzano, S. Martino a Quintole, S. Paolo a Mosciano, S. Piero a Monticelli, S. Piero a Montebuoni, S. Stefano a Pozzolatico, S. Piero a Gersolé, S. Zanobi a Casignano"8.

Il "Regolamento locale per la comunità del Galluzzo", emanato con Motuproprio del 23 maggio 17749, allargava i confini della vecchia Lega riconfermando tutto il territorio già appartenuto agli antichi 35 popoli e aggiungendo i sei Popoli di S. Leonardo in Arcetri, S. Piero in Gattolino, S. Maria a Colombaia, S. Vito a Bellosguardo, S. Donato a Scopeto e S. Maria a Verzaia, tutti già appartenuti alla soppressa Cancelleria dei Sobborghi di Firenze10.

Le Magistrature comunitative furono fissate in un Magistrato composto da un Gonfaloniere e dieci rappresentanti e da un Consiglio Generale composto di "residenti" nel Magistrato Comunitativo e da venti Deputati eletti alternativamente nei 41 popoli111. In epoca francese il vasto territorio del comune del Galluzzo dette origine alle due "Comuni" di Galluzzo e di Legnaia12.

All'indomani della Restaurazione non rimase che prendere atto dell'avvenuto smembramento e le due comunità di Galluzzo e di Legnaia ebbero un'amministrazione autonoma. Prima della soppressione del comune del Galluzzo avvenuta in epoca recente113 occorre ricordare come, col R.D. del 26 luglio 186514, il comune di Firenze fu autorizzato a estendere i suoi confini, previo accordo con i comuni limitrofi. In quell'occasione passarono al comune fiorentino il popolo di S. Leonardo in Arcetri, la maggior parte di quelli di S. Margherita a Montici, S. Michele a Monteripaldi e S. Maria alli Scalzi, e in minor misura quello di S. Felice a Ema.


Il territorio della Lega del Galluzzo comprendeva numerosi Popoli, dotati ciascuno di proprie strutture amministrative. Ogni Popolo teneva la registrazione delle entrate e delle uscite tramite un suo incaricato denominato prima Rettore e poi, dopo il 1682, Camrlingo. Ogni Rettore riscuoteva le varie tasse nell'ambito del territorio della propria giurisdizione e poi procedeva a versarle quasi interamente al Camrlingo generale della Lega. L'amministrazione veniva chiusa (saldo) annualmente da appositi "Ragionieri". I registri della serie dei Saldi dei Popoli, relativi a 21 dei 35 Popoli della Lega del Galluzzo, hanno termine nell'agosto del 1774, quando, con la riforma leopoldina, si procedette ad una revisione e ristrutturazione territoriale, in seguito alla quale tutti i Popoli confluirono nella nuova Comunità.


Complessi archivistici prodotti:
Lega e comunità del Galluzzo, 1515 - 1808 (fondo, conservato in Comune di Impruneta. Archivio storico)