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Cancelleria dei sobborghi di Firenze

Sede: Firenze

Date di esistenza: 1536 - 1775

Intestazioni: Cancelleria dei sobborghi di Firenze, Firenze, 1536 - 1775

Storia amministrativa:

I pochi documenti rimasti ci indicano come almeno dal 1701, fino alle riforme leopoldine, tutti i popoli il cui territorio fosse adiacente alle mura di Firenze costituissero una cancelleria alquanto anomala denominata "de sobborghi di Firenze". Territorialmente comprese i "sobborghi di Fiesole": S. Lucia sul Prato, S. Donato in Polverosa, S. Iacopino, S. Lorenzino, S. Gervasino, S. Gallo, S. Ambrogio, S. Salvi, S. Martino a Montughi, S. Marco Vecchio e i "sobborghi del Galluzzo": S. Maria a Verzaia, S. Vito a Bellosguardo, S. Miniato al Monte, S. Piero Gattolino, S. Ilario a Colombaia, S. Donato a Scopeto, S. Leonardo in Arcetri.

I "Sobborghi" non facevano riferimento a un unico giusdicente civile o criminale ma agli effetti amministrativi e giudiziari i 7 sobborghi del Galluzzo o di S. Miniato appartenevano alla podesteria del Galluzzo e conseguentemente al Vicariato di Certaldo per le cause criminali e miste, gli 11 sobborghi di Fiesole o S. Gallo appartenevano alla podesteria di Sesto e Fiesole.

Fino al 1743 i 18 sobborghi non costituirono vere entità comunitative ma facevano riferimento a un " rettore" per ogni singolo popolo, responsabile della riscossione delle imposte poi versate a un "camarlingo generale dei sobborghi". Con decreto del 27 luglio 1743 dei Signori Nove, fu decisa la costituzione di due comunità (sobborghi di Fiesole e sobborghi del Galluzzo) e l'elzione dei quattro "rappresentanti" per ciascuna di esse. I rappresentanti sarebbero stati rinnovati ogni anno alla fine di febbraio e avrebbero ricevuto lire 7 ciascuno all'anno dal cancelliere comunitativo "in compensazione delle fatiche che doveranno impiegare per intervenire a tutte le adunanze da farsi in casa del cancelliere protempore di dette comunità e assistere all'imposizione di dazi annuali e alla revisione dei conti dell'amministrazione del camarlingo, quanto ancora a tutti gli altri interessi comunitativi [...] 1. Delle riunioni di tali rappresentanti ci resta un registro con i relativi verbali compilati dal cancelliere2.

Con "Motuproprio di S.A.R." del 25 gennaio 1773 i popoli di S. Miniato al Monte, S. Ambrogio fuori porta e S. Michele a S. Salvi furono riuniti alla comunità di Bagno a Ripoli.

Nell'ambito della riorganizzazione di tutte le cancellerie del granducato, con lettera del 12 luglio 1774, il Senatore Soprasindaco ordina lo scioglimento della cancelleria dei sobborghi e che le comunità già appartenute a questa cancelleria siano suddivise fra le cancellerie del Galluzzo3, di Pontassieve e di Sesto e Fiesole.

Relativamente alla tassa del macinato, in quanto essa faceva riferimento a una specifica cancelleria, non coincidente con quella comunitativa, ma piuttosto al territorio sottoposto al giusdicente civile, gli atti relativi ai sobborghi del Galluzzo si ritrovano nel fondo archivistico del cancelliere della tassa del macinato del Galluzzo.