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Comune di Fucecchio

Sede: Fucecchio (Firenze)

Date di esistenza: 1271 - 1329

Intestazioni: Comune di Fucecchio, Fucecchio (Firenze), 1271 - 1329

Storia amministrativa:
Fucecchio fu borgo medievale, le prime notizie risalgono al X secolo. Nel secolo successivo fu sotto la giurisdizione feudale dei conti Cadolingi detti di Borgo Nuovo. Del Comune di Fucecchio si hanno notizie certe dal 1202, quando ne sono menzionati per la prima volta i consoli, ma è più che probabile che una prima forma di governo locale fosse già attiva almeno nell'ultimo quarto del XII secolo, quindi intorno al 1186, quando Enrico VI consentì ai Fucecchiesi di riedificare il castello e di abitarvi, con un privilegio che fu sempre interpretato come il fondamento dell'autonomia comunale. Nei decenni precedenti, ad iniziare dal 1113, anno in cui si era estinta la casata dei conti Cadolingi, signori del luogo fin dal X secolo, il castello era stato soggetto ora a Lucca, ora direttamente all'Impero, finché dopo la morte di Federico II, nel 1251, i governanti lucchesi vi avevano insediato un proprio vicario.
Nel corso di tutta la seconda metà del Duecento e fino al 1314 Fucecchio costituì il centro della «provincia» o vicarìa lucchese del Valdarno che aveva giurisdizione anche su Santa Croce, Castelfranco, Montefalconi, Staffoli e Orentano. Al vicario, nominato dalle autorità lucchesi, spettavano poteri giudiziari - e in questo le sue prerogative si intrecciavano con quelle del podestà - ma la sua funzione preminente era di natura politica, rappresentando in generale gli interessi della città dominante nell'ambito del vicariato. A lui spettava la tutela dell'ordine pubblico, la trasmissione dei precetti in materia di formazione degli eserciti, mantenimento delle fortificazioni, consegne periodiche di cereali all'ufficio lucchese della Grascia. Ma al di fuori di tale competenze i Fucecchiesi godevano di ampia autonomia. Localmente venivano prese le decisioni relative al fisco, all'urbanistica e più in generale all'amministrazione delle risorse del territorio, ricorrendo semmai all'arbitrato lucchese quando entravano in gioco i rapporti con i centri vicini. Sotto il dominio della Repubblica di Lucca vi rimase con alterne vicende fino al 1314, accettando poi, nel 1330, la sottomissione alla Repubblica fiorentina.