Sede: Terrarossa (Massa Carrara)
Date di esistenza: sec. XV - 1777Intestazioni: Comunità di Terrarossa, Terrarossa (Massa Carrara), sec. XV - 1777
Storia amministrativa:
Nel 1407 i marchesi Malaspina di Olivola, in seguito ad aspre contese
con i marchesi Malaspina di Villafranca, vendettero a questi ultimi il territorio del
feudo di Terrarossa. Nel 1416 la zona fu occupata dai Genovesi e, grazie all'intervento
del duca di Milano, tornò in possesso dei Malaspina.
Giovanni Spinetta Malaspina,
marchese di Bastia, entrò in possesso del feudo nel 1535 e nel 1617 il nipote di
quest'ultimo, Fabrizio, vendette i beni feudali e allodiali al Granduca di Toscana
Cosimo II. Il 6 giugno 1618 Cosimo II confermò gli statuti e i regolamenti municipali.
Il territorio dell'ex feudo venne incluso nelle pertinenze della cancelleria di
Castiglione del Terziere (poi di Bagnone). Durante la dominazione francese Terrarossa
divenne uno dei dieci comuni che componevano il circondario di Pontremoli. Nel 1812 la
mairie di Terrarossa venne aggregata
al cantone di Aulla. In seguito alla caduta del dominio francese, il territorio della
comunità di Tetrrarossa tornò a far parte del Granducato di Toscana e nuovamente incluso
nella circoscrizione territoriale della cancelleria di Bagnone fino al 1849, quando
venne ceduto al duca di Modena da Carlo Ludovico, duca di Parma e, dopo l'Unità d'Italia
fu compreso nella circoscrizione territoriale del comune di Licciana Nardi. L'archivio
complessivo è conservato presso il Comune di Licciana Nardi
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Soggetti produttori collegati:
Vicariato di Terrarossa, Terrarossa (Massa
Carrara), 1772 - 1785
(generico)
Cancelleria comunitativa di Bagnone, Bagnone (Massa
Carrara), sec. XV - 1808
(sovraordinato)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Terrarossa, 1618 -
1732
(fondo, conservato in Comune di Bagnone. Archivio storico)