Sede: Corlaga (Massa Carrara)
Date di esistenza: sec. XIV - 1777Intestazioni: Comunità di Corlaga, Corlaga (Massa Carrara), sec. XIV - 1777
Storia amministrativa:
In seguito alla divisione del feudo malaspinaniano di Filattiera
(1351), i paesi di Corlaga, Vico, Treschietto e Iera furono assegnati a Giovanni
Malaspina, con la prerogativa della signoria esclusiva sopra questo feudo. Nel 1523 una
ulteriore spartizione territoriale attuata dai discendenti del marchese Moroello assegnò
Corlaga al figlio di quest'ultimo, Leonardo, che si rivelò da subito un despota,
suscitando il malcontento della popolazione. Della situazione approfittò il governo di
Firenze che, attraverso Leonardo Noceti, agente Commissario della Repubblica fiorentina
a Bagnone, incalzò a tal punto il popolo che nel 1535 prese d'assalto il palazzo del
marchese e se ne impadronì, uccidendo il marchese stesso. Nel 1551 Morello e Ippolito,
figli del marchese Leonardo, cedettero a Cosimo I de' Medici e ai suoi successori il
territorio e le pertinenze del marchesato di Corlaga
1
. La comunità di Corlaga venne inclusa nella circoscrizione
del capitanato e della cancelleria di Castiglione del Terziere. Nel 1579 Corlaga stese
un proprio statuto
2
.
La comunità ebbe una magistratura composta da un console, facente anche le funzioni di
camarlingo, tre consiglieri, due saltari e un rapportantino
3
. Ogni sei mesi si procedeva all'elezione di un console,
facente anche la funzione di camarlingo, di tre consiglieri e tre saltari, nonché di un
corero, il cui compito era quello di
riportare al console e ai consiglieri tutti i bandi del comune. L'elezione veniva fatta
per il console e i consiglieri vecchi.
Il console e il rapportantino venivano estratti dalle rispettive borse, mentre i
consiglieri venivano nominati dopo la tratta di tali uffici. I rappresentanti della
comunità si radunavano sotto il volto della chiesa per decidere quanto fosse necessario
e utile al proprio popolo. Ogni anno, contestualmente alla tratta degli ufficiali, si
provvedeva all'incanto dei proventi, costituiti dal torchio, dal mulino, dal frantoio,
e, a partire dalla prima metà del '600, dal dazio. Nel 1635 la comunità decise di
nominare uno scrivano, restante in carica un anno, al fine di ovviare al problema
dell'analfabetismo dei consoli, i quali, nella maggior parte dei casi, non erano in
grado di scrivere. Tale incarico fu assegnato fino al 1638. Nel 1644 vennero nominati
anche tre saltari; a partire da questa data la carica di console e camarlingo venne
posta all'incanto, i consiglieri continuarono ad essere eletti e i saltari e il
rapportantino estratti dalle rispettive borse. In seguito alle riforma comunitativa del
1777, entrò a far parte della nuova comunità di Bagnone.
Soggetti produttori collegati:
Cancelleria comunitativa di Bagnone, Bagnone (Massa
Carrara), sec. XV - 1808
(sovraordinato)
Comunità di Bagnone, Bagnone (Massa Carrara), 1777
- 1808
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Corlaga, 1566 -
1777
(fondo, conservato in Comune di Bagnone. Archivio storico)