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Ufficiale del danno dato

Sede: Castelfranco di Sotto (Pisa)

Date di esistenza: 1611 - 1772 1

Intestazioni: Ufficiale del danno dato, Castelfranco di Sotto (Pisa), 1611 - 1772

Storia amministrativa:

Tra i numerosi provvedimenti tesi a salvaguardare la produzione e il raccolto dei beni di prima necessità, si inserisce anche il "danno dato", ovvero una speciale pena di carattere pecuniario che colpiva coloro che avevano danneggiato in qualche modo la terra e i suoi prodotti.
L'importanza dei raccolti in una società prettamente agricola, la loro scarsità, le frequenti carestie, imponevano questi ed altri sistemi di repressione e di controllo.
Ogni comunità eleggeva pertanto un ufficiale del danno dato con il compito di raccogliere tutte le denunce e istruire i processi contro coloro che si erano resi responsabili di questo reato. Gli atti dei processi di danno dato sono di solito contenuti in appositi "quadernucci" rilegati dentro le filze degli atti civili dei podestà.
Oltre al normale danno dato, nel territorio della cancelleria di Castelfranco esistevano provvedimenti speciali tesi a salvaguardare il patrimonio boschivo delle colline delle Cerbaie che si estendevano nei territori di Castelfranco e S. Maria a Monte. Per questo motivo spettava proprio al cancelliere, giudice delegato sopra le cause "de legnami et boschi" da S.A.S., processare i rei ed emettere le sentenze1.
Gli statuti di Castelfranco prevedevano provvedimenti speciali contro chi tagliasse legna, appiccasse il fuoco o più semplicemente facesse pascolare abusivamente le bestie nei boschi delle Cerbaie2. Era preoccupazione degli statutari impedire che la comunìtà restasse "<...> con gran penuria di legnie et legnami, cosi da edifici come da ardere<...>"3 pertanto chi veniva trovato in flagranza di reato, oltre alla pena pecuniaria, subiva anche il sequestro "delle bestie, buoi, carra, navicelli, nogole, treggie et ogn'altra cosa che trovassino carica di detti legnami<...>"4. Nel territorio delle Cerbaie si usava anche "tingere panni" e per ottenere tali tinte era "necessario servirsi delle scorze o vero buccie da castagni"5, i quali, subito questo trattamento, non fruttificavano più in abbondanza e spesso seccavano: si dovette cosi intervenire proibendo la tintura e sequestrando i panni.
Allo scopo di vigilare sui boschi e di denunciare i reati venne istituito un campaio o guardia delle Cerbaie, cui spettava un quarto di ogni pena, oltre al salario normale.