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Comune di Certaldo

Sede: Certaldo (Firenze)

Date di esistenza: sec. XIV - 1865

Intestazioni: Comune di Certaldo, Certaldo (Firenze), sec. XIV - 1865

Storia amministrativa:
Il territorio di Certaldo, su cui avevano esercitato la loro influenza i conti Alberti, poi aggregato al contado fiorentino alla fine del XII secolo, coincideva anticamente con i popoli appartenenti al piviere di San Lazzaro e di San Gersolè. Tale territorio venne organizzato nel secolo XIV in una delle tante leghe, rette da un capitano, che rappresentavano la forma più antica di organizzazione territoriale ed amministrativa data da Firenze ai territori soggetti e costituivano la circoscrizione territoriale che serviva come base per il prelievo fiscale e per l'organizzazione militare. All'interno di questa struttura federativa emergevano il comune e la terra di Certaldo e il comunello di Marcialla, comprendente i popoli S. Angelo a Nebbiano, S. Maria a Pogni (poi a Marcialla) e S. Tommaso in Cerreto. Già nella tarda metà del Trecento, nell'ambito di un più generale riassetto del dominio fiorentino, le leghe vennero riorganizzate in podesterie e quella di Certaldo ricalcò i confini della preesistente lega. La sostanziale stabilità di questo territorio fu poi confermata con la riforma comunitativa voluta da Pietro Leopoldo nel 1774 quando nacque la nuova comunità di Certaldo che andò a coincidere con la circoscrizione della podesteria e comprese i popoli di S. Tommaso a Certaldo, S. Godenzo, S. Piero a Tugiano, S. Martino a Maiano, S. Maria a Casale, S. Maria Novella, S. Crestina a Metato, S. Lucia a Casalecchio, S. Martino a Ninfoli, S. Gersolè, S. Maria a Lancialberti, S. Ippolito a Megognano, S. Stefano a Bagnano, S. Minato a Maggione, S. Donato a Lucardo, S. Lazzaro, S. Angelo a Nebbiano, S. Margherita a Sciano, S, Michele a Semifonte, S. Michele a Monte, S. Maria a Lucardo. La nuova comunità fu amministrata da un Magistrato Comunitativo, composto da un gonfaloniere e 4 priori, e da un Consiglio generale costituito dai componenti il Magistrato e da 21 deputati dei popoli.

Nell'ambito della ristrutturazione territoriale ed amministrativa conseguente all'annessione della Toscana all'Impero francese Certaldo divenne sede di una mairie la cui estensione territoriale comprendeva i popoli che avevano fatto parte della antica comunità di Certaldo. La mairie di Certaldo venne inserita nel Dipartimento di Prefettura del Mediterraneo e nel circondario di Sottoprefettura di Volterra e dipese, per ciò che riguardava l'amministrazione della giustizia, dalla Giudicatura di Pace di Castelfiorentino. Essa venne soppressa nel 1814, quando, con la restaurazione degli antichi regimi, vennero ripristinati in Toscana gli ordinamenti prefrancesi.

Con la Restaurazione vennero ripristinate le antiche istituzioni granducali e Certaldo tornò ad essere la sede di una comunità. Il territorio della comunità restaurata rimase sostanzialmente quello della soppressa mairie. La vita della comunità venne regolata dai successivi regolamenti emanati dal governo granducale nel 1816, nel 1849, nel 1853 e, dal Governo provvisorio, nel 1859.

A seguito della legge del 20 marzo 1865 n. 2248 che regolamentava le funzioni dei comuni all'interno del nuovo Stato unitario fu istituito il moderno comune di Certaldo, con la stessa circoscrizione territoriale che era stata della precente comunità.


Per saperne di più:
Comune di Certaldo - SIUSA


Soggetti produttori collegati:
Comunità di Certaldo, Certaldo (Firenze), 1774 - 1808 (successore)