Sede: Sinalunga (Siena)
Date di esistenza: 1777 - 1808Intestazioni: Camarlengo comunitativo, Sinalunga (Siena), 1777 - 1808
Storia amministrativa:
La riforma del 1777 stabilì che in ogni comunità operasse un
camarlengo, eletto dal Consiglio generale tra quattro soggetti estratti dalla borsa dei
priori, il cui ufficio fosse di durata annuale, rinnovabile per altri due anni e con
vacazione di sei. Compito precipuo del camarlengo - che con la riforma leopoldina venne
ad essere escluso dalla partecipazione al collegio priorale - era quello di effettuare i
pagamenti e di riscuotere le entrate e le imposte comunitative di ogni natura, nonché di
registrarli "nei soliti spogli e dazzaioli". Al termine della carica il camarlengo
doveva essere sottoposto a revisione da parte di due soggetti eletti dal Magistrato tra
i possidenti iscritti nella borsa priorale e presentare infine i libri contabili ai
Quattro Conservatori per la revisione finale
1
.
Nel complesso ambito della sua attività, incentrata sulla
tenuta giornaliera della cassa comunitativa, il camarlengo doveva quindi occuparsi anche
della riscossione delle imposte locali. Con la riforma del 1777 vennero abolite tutte le
tasse che le comunità erano solite pagare a vari uffici centrali, sostituite da una
tassa di redenzione corrisposta
ratealmente in misura variabile da ciascuna delle stesse comunità
2
. Per il pagamento della tassa,
nonché per far fronte a tutte le spese locali, la comunità doveva in primo luogo
ricorrere alle proprie entrate patrimoniali e quindi ad una sola forma di imposizione
"per quella somma che occorrerà a compire i pagamenti dell'annata", da "distribuirsi sui
beni stabili situati nei territori delle respettive comunità" secondo un reparto redatto
dal cancelliere sulla base del campione della tassa
prediale dell'Ufficio delle strade di Siena e del libro degli sciolti, in attesa della realizzazione di
un nuovo estimario comunitativo
3
. I contribuenti erano quindi tenuti ad eseguire versamenti rateali -
registrati in un apposito dazzaiolo predisposto dal cancelliere e tenuto dal camarlengo
- in ragione delle quote loro spettanti, secondo le modalità e i tempi fissati dal
Magistrato
4
. Nel marzo
1788 - nel quadro dei provvedimenti adottati per lo "scioglimento" del Debito pubblico
toscano - venne stabilita l'abolizione della tassa di
redenzione gravante sulle comunità, la cui completa estinzione fu
raggiunta gradualmente nell'arco di alcuni anni
5
.
Soggetti produttori collegati:
Comunità di Sinalunga, Sinalunga (Siena), 1777 -
1808
(sovraordinato)
Complessi archivistici prodotti:
Contabilità, 1778 - 1808
(serie, conservato in Comune di Sinalunga. Biblioteca e Archivio storico)