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Comunità di Bettolle

Sede: Bettolle (Siena)

Date di esistenza: 1581 - 1778

Intestazioni: Comunità di Bettolle, Bettolle (Siena), 1581 - 1778

Storia amministrativa:
La progressiva decadenza della comunità del castello di Bettolle - piuttosto consistente ancora all'inizio del Trecento - provocò verosimilmente, nel corso del tardo-medioevo e della prima età moderna, una decisa contrazione della vita amministrativa locale 1 . Già all'inizio del Cinquecento gli abitanti del piccolo centro ormai defortificato - definito significativamente villa nelle fonti del tempo - dovevano ricorrere ad una sorta di tutela da parte della più forte comunità di Sinalunga per veder riconosciuti i propri diritti in una causa che li opponeva alla famiglia senese degli Orlandini circa il possesso di alcuni terreni 2 . Alla fine del secolo, ad un'informale tutela si sostituì un'effettiva dipendenza amministrativa dalla comunità di Sinalunga. Sin dal 1581 la comunità di Bettolle cominiciò infatti a servirsi del cancelliere di Sinalunga - o del notaio del giusdicente pro tempore che ne faceva le veci 3 -, il quale, oltre ai compiti inerenti alla produzione documentaria, dal gennaio 1589 ne prese in carico definitivamente l'archivio 4 . Nel gennaio 1593 gli uomini di Bettolle giunsero addirittura a chiedere al Consiglio ordinario di Sinalunga che la loro comunità venisse "unita et sottoposta" a quella di Sinalunga e nel corso del Seicento, forse anche per godere di vantaggi dal punto di vista fiscale, tentarono di far considerare Bettolle come un semplice comunello 5 . Questa tendenza venne comunque radicalmente contestata dal magistrato dei Quattro Conservatori, che nel settembre 1667 chiarì esplicitamente in una lettera al capitano di giustizia di Sinalunga che "Bettolle non è comunello, ma bensì comunità che viene come l'altre a render conto al magistrato ogni sei mesi e però non si attinga come comunello per il pagamento delle tasse dovute [dalla comunità di Sinalunga] a questa cassa fino a nuov'ordine del magistrato e tanto si facci notificare alli priori di Sinalonga" 6 . Del resto, a differenza di quanto si era verificato nel caso dei comunelli veri e propri 7 a Bettolle non venne mai meno un'autonoma vita amministrativa, per quanto non regolamentata da una specifica compilazione statutaria 8 . Il vertice istituzionale era rappresentato nel corso del Seicento da un collegio composto da due priori semestrali e da un camarlengo annuale, estratti da un bossolo 9 . Agiva a loro fianco il Consiglio di un uomo per casa, convocato di norma nella chiesa di S. Cristoforo e composto, ancora nella prima metà dei Seicento, solo da una trentina di membri 10 . A partire dalla metà del secolo, nel contesto di un consistente incremento della popolazione residente nell'abitato di Bettolle, si determinò un aumento esponenziale dei partecipanti al Consiglio di un uomo per casa, cui peraltro veniva demandata ormai quasi solo l'elezione del pievano locale 11 . Parallelamente si assisté al costituirsi di un Consiglio più ristretto - definito Consiglio pubblico o anche Consiglio generale - composto da un numero sempre più ridotto di partecipanti, che si riunivano nella cancelleria di Sinalunga, cui era tra l'altro demandata la periodica confezione dei bossoli 12 .