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Ernesto Ragionieri

Date di esistenza: 1926 giugno 10 - 1975 giugno 19

Intestazioni: Ragionieri, Ernesto, storico, politico, docente universitario, (Sesto Fiorentino 1926 - Firenze 1975), storico, politico, docente universitario

Biografia:
Ernesto Ragioneri nacque a Sesto Fiorentino il 10 giugno 1926 e benché abbia ricoperto cariche accademiche in seno all'Università fiorentina ed abbia svolto un ruolo culturale e politico che andò ben oltre i confini nazionali, rimase sempre legato alla città natale, alla quale dedicò una delle sue opere giovanili che è ormai considerato un classico ed è ancora oggi in grado di suscitare importanti riflessioni di metodo; basti pensare all'uso, per l'epoca inedito, dei documenti provenienti dall'Archivio comunale.
Come ricorda Garin nella sua memoria il giovane Ragionieri fu studente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo fiorentino in un «periodo fecondo, anche se duro e travagliato». La guerra era appena finita e «non esisteva più nulla, neppure i vetri alle finestre; le biblioteche tornavano decimate dai fragili rifugi campestri». Ricorda Garin: «nel periodo in cui Ragionieri si formò e maturò, a San Marco c'erano ancora, attivissimi anche nei loro contrasti - ma il sapere vivo è fatto di contrasti - Giorgio Pasquali e Luigi Foscolo Benedetto, Giacomo Devoto e Bruno Migliorini, Attilio Momigliano e Giuseppe De Robertis e Mario Casella; vi sarebbero venuti via via Roberto Longhi e Gianfranco Contini, Delio Cantimori e Ernesto Sestan, Vittorio Santoli; e, a filosofia, Cesare Luporini; vi sarebbe tornato Ranuccio Bianchi Bandinelli. Nel 1949 vi avrebbe ripreso le lezioni, dopo l'esilio, Gaetano Salvemini». Nomi questi che insieme a quello di Morandi, col quale Ragionieri si laureò nel 1948, ricorrono frequentemente nell'epistolario.
Ancora studente iniziò a scrivere su «Belfagor» e ne rimase sempre assiduo collaboratore. Si laureò discutendo una tesi sulla questione della Weltgeschichte che fu anche l'argomento del suo primo volume, edito nel 1951 dalla casa editrice Edizioni di Storia e Letteratura, allora diretta da Giuseppe De Luca.
Dal 1949 iniziò anche a collaborare con il «Nuovo Corriere» di Romano Bilenchi e di lì a poco intraprese la ricerca che aveva come oggetto Sesto Fiorentino e che fu pubblicata in volume dalle Edizioni Rinascita nel 1953. Ha insegnato storia presso l'Università di Firenze prima come assistente, poi come professore incaricato di storia del Risorgimento e dal 1969 come titolare della cattedra di storia contemporanea.
Alla fine degli anni cinquanta fu tra i promotori della nascita di «Studi storici», della quale in seguito condivise la direzione con Giuliano Procacci e Renato Zangheri; collaborò con «Società» e fu tra i fondatori di «Critica marxista». Attività queste che hanno dato luogo ad una fitta corrispondenza con le redazioni delle riviste e con i ricercatori, giovani e meno giovani, che vi pubblicavano saggi e recensioni. Fu direttore di collane storiche degli Editori Riuniti e curò la pubblicazione dei primi tre volumi delle Opere di Palmiro Togliatti, per i quali raccolse una notevole quantità di materiale che ancora oggi si conserva. Altra collaborazione riccamente documentata è quella con la casa editrice Einaudi per la quale Ragionieri partecipò ai progetti editoriali della Storia del marxismo e della Storia d'Italia. Per quest'ultima curò la stesura del saggio La storia politica e sociale, opera apparsa postuma nel 1976.
L'interesse per la storia si incontrò presto con la passione politica tanto che nel 1951 si candidò, e fu eletto, come indipendente nelle liste del Partito comunista per il Consiglio comunale di Firenze, nello stesso anno si iscrisse al partito e nel 1963 entrò a far parte del comitato centrale. Morì improvvisamente nel giugno del 1975.