Sede: Montecalvoli (Pisa)
Date di esistenza: 1814 - 1865Intestazioni: Comunità di Montecalvoli, Montecalvoli (Pisa), 1814 - 1814
Storia amministrativa:
Con l'editto del 27 giugno 1814 si dichiararono decadute le Mairies,
con tutte le strutture statali francesi: un nuovo regolamento generale per le comunità,
emanato nel 1816, ripristinò le vecchie magistrature leopoldine con alcune modifiche, in
particolare il gonfaloniere non sarebbe più stato estratto dalle borse, ma di diretta
nomina granducale e a lui sarebbe spettato il controllo dell'attività finanziaria e
della polizia locale, inoltre sarebbe divenuto il destinatario di tutte le circolari e
le lettere delle magistrature centrali relative alla comunità. Il magistrato
comunitativo composto dal gonfaloniere e dai priori deliberava in merito all'elezione
del camarlingo e all'approvazione dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi. Il
consiglio generale ebbe solo competenze marginali di controllo, riunendosi in seduta
ordinaria soltanto una volta all'anno. I membri del magistrato e del consiglio generale
(con esclusione del gonfaloniere) erano nominati per tratta. Un nuovo regolamento del
1849, eliminato il sistema delle imborsazioni, dispose che il consiglio generate fosse
nominato attraverso una consultazione elettorale, a scrutinio segreto, fra i maggiori
contribuenti e al suo interno venissero eletti i priori componenti il magistrato. Furono
aumentate le competenze del consiglio generale relegando il magistrato a organo
esecutivo delle sue deliberazioni. Il sistema della nomina dei componenti del consiglio
tramite consultazione elettorale fu abolito nel 1853, per ripristinare le tratte e poi
di nuovo definitivamente adottato col regolamento del 1859 del secondo governo
provvisorio. Tali nomine rimasero inalterate fino alle nuove leggi amministrative del
Regno d'Italia del 1865.
Soggetti produttori collegati:
Mairie di Montecalvoli, Montecalvoli (Pisa), 1808 -
1814
(predecessore)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Montecalvoli, 1814 -
1865
(fondo, conservato in Comune di Santa Maria a Monte. Archivio storico)