Sede: San Marcello Pistoiese e Cutigliano (Pistoia)
Date di esistenza: 1646 apr. 18 - 1865Intestazioni: Cancelleria della Montagna di Pistoia, San Marcello Pistoiese e Cutigliano (Pistoia), 1646 - 1808
Storia amministrativa:
L'elezione diretta dei cancellieri comunitativi da parte delle autorità centrali del
Granducato mediceo, sottraendo tali funzionari all'influenza delle classi dirigenti
locali, ha notoriamente rappresentato uno dei più efficaci tentativi di estendere il
controllo dello Stato sulle periferie. La figura del cancelliere, in precedenza
assimilabile a quella di un semplice notaio, eletto dai rettori delle singole
comunità ed incaricato di trascrivere e redigere gli atti comunali, andò infatti ad
assumere, dalla seconda metà del XVI secolo, sempre maggiori prerogative politiche,
giuridiche e fiscali. A partire dal 1565 il magistrato dei Nove Conservatori della
giurisdizione e del dominio fiorentino, istituì infatti i cosiddetti "cancellieri
fermi" (cioè stabili, inamovibili), assegnando loro il compito di supervisori della
gestione finanziaria, cui si aggiunse, nel 1575, quello di ordinatori e custodi di
tutti gli atti pubblici. Con le successive istruzioni del 1635 e del 1779, i
cancellieri divennero definitivamente veri e propro funzionari periferici dotati di
ampie competenze negli affari amministrativi, economici e finanziari locali.
Nel territorio pistoiese, amministrato dal 1534 dai Quattro Commissari
fiorentini e poi, a partire dal 31 marzo 1556, dalla Pratica Segreta di Pistoia, il
nuovo ruolo del cancelliere si venne affermando più tardi, essendo forse ritenuto
sufficiente dalle autorità il vigile controllo della Pratica sulle comunità, o, al
contrario, non volendo esse calcare la mano su un territorio dai radicati privilegi,
pur nella sottomissione a Firenze.
Dagli statuti del Capitano della Montagna di
Pistoia del 1548 emerge già la figura di un cancelliere della Montagna; ma i suoi
compiti erano limitati a quelli di scrivano e notaio, mentre la sua elezione,
limitata a sei mesi, era riservata al Consiglio generale del Capitanato.
La
nascita di un cancelliere per la Montagna di Pistoia, inteso nel nuovo ruolo di
funzionario statale eletto dal centro al fine di soprintendere e controllare
l'operato delle magistrature locali, è invece riscontrabile nel decreto della
Pratica Segreta di Pistoia del 18 aprile 1646.
A rivestire tale incarico, che
avrebbe avuto la durata di un anno, venne scelto il dottore in legge messer Vincenzo
di ser Iacopo Pacioni da Cutigliano. Dal decreto sull'elezione del successivo
cancelliere, Francesco di Giovambattista Palladi, si evince che egli risiedeva
alternativamente a San Marcello e a Cutigliano, così come il Capitano, e che al suo
salario contribuivano in misura diversa tutti i comuni del Capitanato.
Soggetti produttori collegati:
Cancelleria di San Marcello, San Marcello Pistoiese
(Pistoia), 1814 - 1865
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Cancelleria della Montagna di Pistoia, poi di San Marcello, 1814 - 1865
(fondo, conservato in Comune di San Marcello Pistoiese. Archivio storico)