Sede: Reggello (Firenze)
Date di esistenza: 1332 - 1774Intestazioni: Lega di Cascia, Reggello (Firenze), 1332 - 1774
Storia amministrativa:
Il territorio dell'attuale comune di Reggello corrisponde a quello
dell'antica lega e podesteria di Cascia. Le origini di Cascia sono riconducibili a due
castelli, uno detto Castelvecchio di Cascia, che fu signoria dei conti Guidi a Ostina,
l'altro detto Castelnuovo, situato a Cascia e sorto probabilmente tra il XI e XII secolo
e ricordato in alcune bolle pontificie del 1103 e del 1134
1
. Castelvecchio di Cascia, primo
insediamento medievale della zona, nel 1066 fu in parte donato al monastero di San
Pietro di Firenze, e viene successivamente citato con il nome di castello di Sant'Andrea
a Cascia. Castelnuovo, nato sulla struttura di un precedente edificio religioso come
fortificazione presso la pieve
2
, scomparve presto come fortificazione e già alla metà del XIII
secolo viene identificato con l'insediamento abitativo intorno alle mura della pieve di
San Pietro e nominato semplicemente Cascia
3
.
Il castello di Sant'Andrea a Cascia risulta essere stato fortificato da Firenze intorno
al 1350 e successivamente nel 1365
4
; nel
1350 il castello viene descritto come una costruzione militare fortificata con case
poste sulle mura ed una chiesa parrocchiale
5
.
Il territorio valdarnese
fu sottoposto direttamente alla repubblica fiorentina a partire dal XIV secolo; Firenze
aveva raggiunto il pieno controllo di tutto il territorio della diocesi di Fiesole e lo
aveva suddiviso in sei leghe facenti capo a plebati o a popoli
6
.
Ciascuna lega aveva un consiglio con poteri deliberativi in materia locale e un proprio
rettore, oltre a sindaci con incarichi particolari
7
.
Le leghe costituivano un importante strumento dell'amministrazione
periferica dello Stato fiorentino, ed erano composte da comuni rurali e dai popoli
associati perché potessero assolvere ai compiti imposti da Firenze. Tra le incombenze
che Firenze assegnava ai comuni rurali vi erano quelle di curare la manutenzione delle
strade, assicurare la tranquillità dei traffici arrestando i banditi, i ribelli, i
falsari, gli incendiari e gli assassini per consegnarli poi alle autorità fiorentine
competenti a giudicarli
8
. Inoltre i popoli erano le entità su cui Firenze
si basava per la ripartizione delle imposte e per l'amministrazione ed il mantenimento
dell'ordine pubblico
9
.
La lega di Cascia era composta dal plebato di Pitiana e da quello di Cascia. Il plebato
o piviere di Pitiana era a sua volta composto da dodici popoli, mentre il piviere di
Cascia comprendeva sedici popoli
10
.
La lega di
Cascia era retta da un podestà inviato da Firenze e da un consiglio generale composto da
quindici consiglieri e da un gonfaloniere
11
. I membri del consiglio venivano reclutati con il sistema della tratta,
e al momento dell'insediamento prestavano giuramento di fronte al notaio
12
. Il consiglio aveva autorità su tutto il territorio della lega:
si occupava delle riforme, delle nomine delle cariche pubbliche e della gestione
economica della lega, con la possibilità di imporre nuove tasse
13
. I consiglieri rivedevano a fine anno il bilancio ed erano obbligati a
consegnarlo in pareggio
14
.
Il podestà non poteva essere
scelto tra gli abitanti della lega stessa
15
. Nel caso in cui il podestà non potesse essere
fiorentino, lo statuto prevedeva la possibilità di nominare un non residente del luogo,
purché buono, sufficiente et experto notaio et vero guelfo; egli restava in carica per
sei mesi ed aveva l'obbligo di risiedere a Cascia.
I compiti del podestà venivano
stabiliti dalla legislazione in vigore a Firenze e dagli statuti locali; questi aveva
giurisdizione su tutto il territorio, amministrava la giustizia, si occupava dell'ordine
pubblico e controllava personalmente che non fossero infrante le norme dettate dagli
statuti
16
. Per lo svolgimento dei
propri compiti il podestà era affiancato da due notai provenienti da località lontane
almeno dieci miglia dai confini della lega, uno dei quali doveva essere matricolato
nella matricola de' giudici e de'notai di Firenze
17
. I
notai si occupavano di scrivere le riforme e le deliberazioni degli organi di governo e
di rogare gli atti pubblici e privati; avevano inoltre il compito della tenuta dei
registri ufficiali della lega, del libro delle pratiche civili, e di quelli delle
condanne e delle riforme, e compilavano il quaderno dei pegni. Al termine dell'incarico
i notai dovevano lasciare i registri da loro tenuti ai loro successori
18
.
I notai della lega presenziavano, insieme al podestà,
alle sedute del consiglio generale, ne redigevano i verbali, coadiuvavano gli statutari
nella stesura degli statuti, ed infine affiancavano e talvolta sostituivano il podestà
nell'amministrazione della giustizia
19
.
Lo statuto
stabiliva inoltre che gli abitanti dei popoli di Donnini, di Viesca e di Leccio avevano
diritto di essere giudicati presso le proprie comunità; pertanto il podestà della lega
di Cascia inviava ogni mercoledì uno dei notai al mercato di Leccio, ogni giovedì a
quello di Donnini
20
ed ogni sabato a Viesca, al fine di
redimere localmente le dispute legali
21
.
Agli inizi del XIV secolo il territorio compreso nella lega di
Cascia fu organizzato in podesteria, denominata prima di Cascia, poi di Cascia e Ancisa
ed infine di Reggello
22
. Le podesterie
rappresentano la modalità di amministrazione del territorio successiva alle leghe e
costituiscono le prime e durature forme di coordinamento del contado fiorentino
23
. Esse sorsero su iniziativa di Firenze
intorno al XIV secolo e assunsero tutte le funzioni di raccordo tra il comune di Firenze
ed i popoli del contado
24
. La lega di Cascia divenne podesteria
di II grado, mantenendo gli stessi confini fino al 1424, quando incorporò la podesteria
di IV grado di Incisa ed in quella occasione assunse la denominazione di podesteria di
Cascia e Ancisa. La lega di Incisa fu nello stesso anno distaccata da quella di Figline
per essere unita a quella di Cascia
25
.
Forte dell'acquisito predominio economico e
politico sui territori da poco assoggettati, Firenze si dedicò con maggior incisività
alla costruzione del suo Stato, rinnovando l'attenzione anche per il vicino contado
26
. Per dare maggiore organicità e solidità
all'ordinamento dello Stato fiorentino furono rese stabili alcune magistrature
straordinarie come i vicariati
27
, ed anche il sistema
delle podesterie venne rivisto e riordinato
28
. Pertanto, dopo l'istituzione nel 1408 del
vicariato del Valdarno Superiore con sede a Castel San Giovanni, tra il 1408 ed il 1424
anche la podesteria di Cascia e Ancisa venne sottoposta alla sua giurisdizione
29
.
Complessi archivistici prodotti:
Lega poi Podesteria di Cascia, Cascia e Ancisa, poi Reggello, 1470 -
1800
(fondo, conservato in Comune di Reggello. Archivio storico)