Livello: serie
Estremi cronologici: 1814 - 1865Consistenza: 2 unità
Nei primi anni della restaurazione (1815-1817), ai cancellieri spettò il
compito di riepilogare gli atti inerenti allo stato civile, una materia che nel
corso del dominio napoleonico era stata completamente assunta dalle comunità, ma che
in conseguenza della caduta napoleonica era tornata di competenza delle parrocchie.
In particolare il cancelliere era incaricato di sorvegliare l'invio da parte dei
parroci delle note delle nascite, delle morti e dei matrimoni, e di inviarne copia
alla Segreteria di Stato
1
. Dal
18 giugno 1817 ai cancellieri dovevano essere spedite le copie dei registri degli
stati d'anime, mentre le note mensili dei parroci dovevano essere inviate
direttamente, attraverso l'opera del cancelliere, ad un Ministero per lo Stato
Civile, presso la Segreteria del Regio Diritto
2
.
Diversamente da altri casi del territorio
pistoiese
3
, nell'archivio di San Marcello non si sono
conservati, o non sono stati inviati, i registri dello stato civile, ma sono
sopravvissute soltanto, in modo disordinato, le note dei parroci, talvolta accluse
in riepiloghi, che dal 1841 prendono il nome di Censimento enumerativo.