Livello: serie
Estremi cronologici: 1809 - 1814Consistenza: 3 unità
L'estensione alla Toscana dei sistemi amministrativi francesi introdusse un
radicale mutamento soprattutto nella produzione della documentazione contabile.
Tali innovazioni, arrivate quasi inalterati fino ai giorni nostri, prevedevano
la stesura annua di un bilancio di previsione, budget, e di un rendiconto di
fine gestione. Questi due strumenti contabili erano suddivisi per entrate ed
uscite, a loro volta le due voci erano organizzate per titoli e capitoli. I
bilanci, una volta sottoscritti dal percettore, dovevano essere ratificati dal
Prefetto ed approvati in seduta comune dal Consiglio Municipale e dal Maire; nel
caso in cui l'importo fosse maggiore ai 20.000 franchi i bilanci erano approvati
direttamente dal governo centrale. A questi strumenti erano affiancati, per la
registrazione delle entrate e delle uscite, i repertori delle assegnazioni ed i
registri dei mandati; nei primi venivano registrate le operazioni ripartite
secondo la suddivisione dei titoli e capitoli del budget, i secondi invece
riportavano cronologicamente i movimenti contabili, creando un vero e proprio
giornale di cassa. Il responsabile di tutta questa attività era il percettore,
che aveva anche l'incarico di riscuotere le nuove contribuzioni dirette1.
La
documentazione contabile della Mairie di Rosignano conservata è molto esigua e
riguarda solamente un registro dei mandati, una busta di documenti di corredo ai
rendimenti dei conti contenete i mandati emessi dal Maire ed eseguiti dal
Percettore e le ricevute giustificative delle entrate ed uscite riscontrate in
sede consuntiva, ed una busta relativa al ruolo dei contribuenti.