Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Nuova comunità di Raggiolo

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1776 - 1808

Consistenza: 29 unità

La nuova comunità di Raggiolo fu istituita secondo il regolamento generale del 29 settembre1774 e quello locale del 5 settembre 17761. Il 16 ottobre1776 i sei rappresentanti fecero le imborsazioni per la nuova magistratura, formata da un gonfaloniere, due priori e da un consiglio generale di sei consiglieri. Per essere imborsati nella borsa dei gonfalonieri e priori bisognava avere soldi duecento di massa maggiore di estimo "che di massa minore è un soldo di quarto e otto dodicesimi". Tutti i possessori grandi e piccoli iscritti agli estimi "veglianti" avevano diritto a essere imborsati nella borsa del consiglio, compresi le chiese, i conventi e le opere pie.

Dato però lo scarso numero di proprietari di beni immobili si faceva deroga al divieto del Regolamento del distretto, che proibiva la rielezione per un anno a coloro che erano stati eletti nel magistrato e per tre anni ai consiglieri2. Contemporaneamente venivano soppresse tutte le vecchie magistrature: l'ufficio dei rappresentanti, quello dei ragionieri e del sindaco del podestà.

L'inizio del nuovo regolamento era fissato come per gli altri comuni del Casentino per il giorno I novembre, per quella data tutto il debito e credito con la Camera delle comunità o altri uffici centrali doveva essere liquidato.

La tassa di redenzione, che, come si è già detto per Poppi, sostituiva non solo le "spese universali", ma anche tutti quei pagamenti che fino a quel momento le comunità avevano fatto direttamente, come i salari dei giusdicenti e dei cancellieri3, era fissata in scudi centodiciotto di lire sette per scudo4.

Pochi anni dopo, però, la collocazione amministrativa e giudiziaria di Ortignano e Raggiolo fu profondamente modificata: con il motuproprio del 30 giugno 1778 le due comunità vennero separate dalla cancelleria di Castel San Niccolò e riunite a quella di Poppi, seguite dall'aiuto cancelliere, che dal 19 aprile dell'anno prima era stato loro assegnato e dalla loro documentazione5.

Con un altro motuproprio nel 1780 fu soppressa la podesteria che comprendeva le due comunità di Ortignano e Raggiolo e il suo territorio fu aggregato alla giurisdizione civile del tribunale di Poppi6, situazione confermata poi anche dopo il periodo napoleonico.