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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Amministrazione finanziaria

Livello: serie

Estremi cronologici: 1808 - 1814

Consistenza: 3 unità

Abolite dal 1 gennaio 1809 le vecchie imposizioni, il nuovo sistema fiscale prevedeva una tassazione diretta che era costituita da un'imposizione fondiaria1, ancora calcolata sui vecchi estimi, da una tassa personale 2, da una detta "delle porte e finestre" 3 e dalle patenti4 e una indiretta per le spese comunitative, formata da varie voci come le concessioni di "locazione per posti nelle piazze, mercati ecc"5, dazi di pesi e misure, octrois sopra le consumazioni6, a cui si aggiungevano anche il ricavato delle ammende per le infrazioni ai regolamenti di polizia rurale e municipale7 e i diritti di cancelleria8.

Sempre per far fronte alle spese comunali, i consigli municipali avevano la facoltà di deliberare la quantità di centesimi addizionali che le comunità potevano aggiungere sulle imposizioni fondiaria, personale e mobiliare fino ad un massimo di cinque centesimi9, mentre quindici centesimi addizionali spettavano alle rendite comunitative sui diritti delle patenti 10.

Una voce importante delle entrate comunali era ancora quella delle rendite derivate da pigioni di case e botteghe e rendite fondiarie. Per la riscossione delle contribuzioni dirette e quindi anche dei centesimi addizionali dei comuni vennero istituiti appositi circondari 11 che facevano capo a dei "percettori" di nomina imperiale, in collegamento con i percettori insediati nei capoluoghi di sottoprefettura e con quelli generali esistenti a livello di Prefettura. Poppi era a capo di un circondario che comprendeva anche Bibbiena e Ortignano 12.

I percettori di circondario riscuotevano anche le entrate comunali nei comuni con entrate non superiori a 20.000 franchi, procedevano ai pagamenti ordinati con mandati del maire13. Invece i comuni con entrate superiori potevano nominare un proprio ricevitore e a lui il percettore di circondario rimetteva i centesimi addizionali di competenza della mairie14. Il rendiconto delle entrate e delle uscite comunali (budget), preparato dal maire, era votato dal consiglio municipale e rimesso per l'approvazione al prefetto, mentre i comuni con oltre 20.000 franchi di entrate, lo inviavano direttamente al Ministero dell'Interno a Parigi.



353 (V/3, ... /12)
Liretta
"Spoglio a tutto giugno 1810 dei possessi nei comunelli di Moggiona e Badia Prataglia colla rispettiva massa maggiore e minore secondo la descrizione ai rispettivi catasti d'estimo e arroti"
Registro cc. n.nn
1810 - 1826
354 (G/95)
Ruolo dei contribuenti
Repertorio e dazzaiolo dei contribuenti e "Ruolo dei contribuenti tassati sull'imposizione diretta che pagano 25 franchi e al di sopra per il dono gratuito dei cavalieri e cavalli bardati per il servizio dell'Armata ordinato con lettera del sig. sottoprefetto del 25 gen. 1813"
Busta contenete due registri e un fascicolo
1813-1814
355 (Q / dal N. 78 al N. 84)
Documenti di corredo al rendimento dei conti per l'amministrazione
Busta contenente tre fascicoli costola in pergamena
1808 - 1814