Livello: fondo
Estremi cronologici: 1643 - 1764Consistenza: 9 unità
L'istituzione di un Archivio Fotografico rappresenta un momento moderno
di articolazione della struttura dell'Archivio del Comune, al fine di attuare una
integrazione del materiale esistente con le documentazioni che si trovano collocate
presso altre «sedi».
In questa prima fase dell'impianto, che in seguito potrà
essere accresciuto sia con fotocopie, sia con microfilm, sia con sistemi elettronici
informatici, qualora la Amministrazione Comune intenda dotare la Sala Studio di
un'apposita strumentazione, ci siamo rivolti a quella Serie di scritture ufficiali
rappresentata dagli Statuti, raccogliendo le capitolazioni conservate presso l'Archivio
di Stato di Lucca in Statuti di Comunità
soggette.
Le Comunità minori, come si è rilevato, determinavano
autonomamente le proprie norme organizzative e spettava ai rispettivi Consigli
comunitativi l'effettuazione dell'approvazione delle disposizioni stese da «statutari»
appositamente nominati.
La Repubblica di Lucca, a mezzo del Consiglio degli Anziani
vigilava affinché non si creassero situazioni di contrasto, ovvero di incompatibilità,
tra la legislazione generale e quelle particolari deliberate dalle piccole entità minori
periferiche. Gli organi di governo delle Comunità erano tenuti, pertanto, a trasmettere
i «testi» completi, approvati in sede locale, al Collegio degli Anziani per il
necessario controllo e per il conseguente atto di ratifica.
A partire dal 20
novembre 1621, gli Statuti rurali inviati al Governo centrale furono trascritti
cronologicamente su appositi registri, che rappresentano la citata Serie degli
Statuti di Comunità soggette
conservata presso l'Archivio di Stato in Lucca.
È opportuno notare come al n. 3
della presente serie si trovi lo Statuto di Fiattone del 1694 e come tale Statuto sia
presente anche al n. 4: nel primo caso si tratta di un registro autonomo, proveniente
direttamente dall'Archivio di quella Comunità, e depositato da privati presso l'Archivio
di Stato, mentre nel secondo caso siamo di fronte ad una copia ufficiale conservata
presso l'Archivio di Stato, effettuata a seguito della menzionata procedura di ratifica
che, nella fattispecie, ebbe luogo con oltre cinque anni di ritardo in rapporto alla
deliberazione comunitativa.