Livello: fondo
Estremi cronologici: 1698 - 1784Consistenza: 91 unità
Fra le raccolte presenti nell'archivio comunale colligiano spicca sicuramente per quantità e qualità quella di carte topografiche. Un primo nucleo, assommante a 14 unità, è composto da carte presumibilmente estrapolate in tempi diversi dalle filze di carteggio dei cancellieri, che furono acquisite o comunque commissionate dalla comunità in relazione allo svolgimento di precisi affari amministrativi 1 . Unica eccezione la carta n. 15 raffigurante il "delineamento o pianta della gora che conduce l'acque dell'Elza fiume alli edifizi da carta mulini e gualchiere che sono dentro e fuori dalla città di Colle di Valdelza", opera nel 1698 di Pietro Antonio Morozzi. La carta, non di proprietà comunale, fu depositata nel 1896 da Antonio Salvetti a nome della sua famiglia che ne deteneva (ed evidentemente ne detiene) la proprietà 2 .
Il terzo nucleo, composto da 76 carte è "il più cospicuo ed organico gruppo" superstite dell'opera dell'illustre ingegnere cartografo colligiano Ferdinando Morozzi, attivo nella seconda metà del Settecento3. Impegnato in una trentennale opera di rilevazione cartografica che avrebbe dovuto portare alla creazione di un "Atlante toscano", Morozzi redasse oltre 3000 fra piante di territori, circoscrizioni giudiziarie e amministrative di vario formato. Nonostante i suoi sforzi, Morozzi non riuscì mai ad ottenere il sostegno granducale per il suo ambizioso progetto ritenuto forse troppo oneroso. Le sue indubbie capacità tuttavia non sfuggirono ai collaboratori del granduca che ritennero di poter utilizzare con "qualche vantaggio e comodo politico"4 le piante parziali di vicariati, podesterie e feudi, previa una riduzione delle loro misure. Nell'ultimo decennio di vita Morozzi proseguì il suo lavoro di cartografia a piccola scala al servizio della riforma amministrativa, del quale le carte conservate presso l'archivio comunale di Colle costituiscono la testimonianza quantitativamente più rilevante5. Dopo la morte di Morozzi, avvenuta nel 1785, la sua ricchissima collezione cartografica finì con l'essere frazionata ed in gran parte dispersa presso privati6. Come già visto in precedenza, sul finire dell'Ottocento il Comune di Colle perseguì con particolare vigore un'attenta politica di valorizzazione e recupero delle proprie memorie storiche, culminata nel 1896 con il riordinamento dell'archivio comunale7. In quel clima maturò la decisione, presa nel 1888, di acquistare 76 delle carte morozziane detenute allora da un privato e di apporre contestualmente una lapide commemorativa sulla casa colligiana di Morozzi8.
La schedatura delle carte afferenti a questa sezione è stata eseguita da Anna Guarducci, nell'ambito di un progetto di catalogazione informatica dei documenti cartografici conservati presso l'Archivio di Siena, condotto dal Laboratorio informatico di Geografia del Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Siena. A lei va il mio più sentito ringraziamento per aver acconsentito all'utilizzo delle seguenti schede con grande cortesia e disponibilità.