Livello: serie
Estremi cronologici: 1602 - 1808Consistenza: 80 unità
La
documentazione prodotta dal cancelliere come tale, nei suoi rapporti con gli uffici
centrali di cui era emanazione, andrebbe distinta da quella facente capo ai vari uffici
ed enti da esso tutelati e nella cui produzione entrava esclusivamente in qualità di
garante della loro rispondenza alle norme di legge. Questa distinzione, evidente in
linea del tutto teorica come considerazione a posteriori, non è mai così netta quando la
si confronti invece con la realtà degli archivi prodotti. Nei casi in cui la
documentazione veniva condizionata in unità fisicamente distinte le une dalle altre
(statuti, registri di deliberazioni, reparti, dazzaioli, registri di saldi) è abbastanza
agevole ricondurla agli uffici che la produssero; nel caso del carteggio, invece, una
distinzione che tenga conto del criterio teorico sopra esposto si fa ardua se non
impossibile. Tutte le lettere e i singoli atti venivano, di regola, rilegati assieme,
spesso senza precisi criteri di divisione per materia oppure secondo criteri empirici di
rado rispondenti a una regola fissa. Solo la lettura di ogni singolo atto, allora,
potrebbe portare alla formazione di repertori all'interno dei quali sarebbe possibile
compiere una ripartizione logica: sarebbe, questa, una operazione di entità
improponibile e che comunque lascerebbe spazio a dubbi. Il carteggio dei cancellieri di
Buggiano risponde in tutto a queste caratteristiche; per questo motivo si è scelto di
limitarsi a riportare per ciascuna delle filze che lo compongono, l'intitolazione e il
nome del cancelliere che produsse gli atti in essa raccolti, con l'avvertenza che le
date estreme indicate per ciascun pezzo hanno un valore puramente indicativo, non
essendo i documenti disposti in ordine cronologico. Quando la filza è dotata di indice o
repertorio se ne dà conto in calce alla sua descrizione.