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Tassa di macine di Ortignano

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1678 - 1808

Consistenza: 14 unità

La documentazione della tassa di macine di Ortignano inizia nel 1678, anno della riforma della tassa 1, che abolì il sistema delle polizze e basò, invece, l'imposizione sul testatico, trasformando la gabella in tassa diretta.

Stabilita una quota fissa della tassa per ogni comunità, questa si doveva poi fare carico di riscuoterla dai suoi abitanti, suddivisi in varie categorie a seconda del reddito. Per questo incarico dovevano essere eletti dalle stesse comunità dei deputati, scelti, come indicava la riforma stessa, fra i cittadini più ricchi e più importanti. Sulla base dei boccaioli, in cui erano elencati tutti gli abitanti, esclusi i bambini sotto i tre anni e i miserabili, secondo le denunce dei capofamiglia, i deputati della tassa facevano i reparti.

Ai camerlinghi della tassa spettava poi la riscossione delle somme dovute dai singoli sulla base dei dazzaioli che venivano loro consegnati dai cancellieri. A quest'ultimi era riservato dalla riforma un importante compito di controllo sui deputati e sui camerlinghi, soprattutto nella funzione di difensori dei più deboli e più poveri dai soprusi dei maggiorenti.

La tassa di macine rimase fino al periodo francese, ma fu anch'essa coinvolta dalle riforme leopoldine; come si è già detto per Poppi, dal 1789 2, alla comunità non veniva più imposta una quota determinata, ma la tassa da pagare derivava dal gettito delle aliquote imposte ai singoli contribuenti, distribuiti in otto classi di reddito.

Di conseguenza non fu più necessaria l'opera delle deputazioni, la distribuzione della tassa divenne di competenza del magistrato comunitativo e la riscossione fu curata dal camerlingo del comune che poi doveva rimettere gli introiti alla cassa della Camera di Firenze in tre rate.

A partire dal 1802 3 le competenze per la riscossione della tassa furono affidate al cancelliere, assistito da uno o più deputati della comunità e venne nuovamente istituito un camerlingo per la tassa, che versava poi il ricavato al Dipartimento della tassa di macine e macelli. Deliberazioni

Le deliberazioni dei deputati della tassa sono fatte dai deputati divisi nei singoli comunelli: Ortignano, Villa, Badia a Tega, San Piero. Nel secondo registro sono compresi anche i saldi di Ortignano e le deliberazioni e i saldi di Raggiolo.