Livello: serie
Estremi cronologici: 1776 maggio 1 - 1808 novembre 4Consistenza: 8 unità
Il Regolamento locale per la comunità di Colle del 4 marzo 1776 istituì la 'nuova comunità' includendo nel suo territorio i popoli di Sant'Alberto "che non esce fuori dalla città di Colle", S. Maria alla Canonica, S. Caterina in Borgo, S. Michele a Borgatello, S. Bartolomeo a Campiglia, S. Maria a Coneo 1 , S. Maria a Menzanello, di S. Martino a Lano, S. Lorenzo alle Corti, S. Niccolò di Bibbiano 2 , S. Maria a Castiglione o S. Lorenzo in Pian Campi 3 , S. Iacopo in Piano, S. Agostino in Piano, S. Maria a Spugna dentro, S. Andrea a Strada, S. Michele a Onci, S. Filippo a Quartaia, S. Ansano a Galognano, S. Maria a Scarna, S. Maria alla Canonica.
Al vertice della comunità fu posto un Magistrato comunitativo4, composto da un gonfaloniere e cinque priori rinnovabile annualmente tramite sorteggio, e un Consiglio generale formato dal Magistrato stesso e da altri dodici consiglieri. Il Magistrato assunse contestualmente tutte le prerogative e le incombenze svolte fino a quel momento dalle altre magistrature comunitative soppresse col nuovo Regolamento5. Per l'elezione del Magistrato fu prevista la formazione di due apposite borse, una 'dei nobili' nelle quali inserire i nomi di coloro che godevano del grado di nobiltà previsto dalla legge del 31 luglio 17506, ed una dei 'possessori' nella quale inserire tutti i proprietari di "beni stabili situati e compresi nel territorio di Colle, purché descritti" al Campione della tassa di grano e biade compilato nel 1765 con un imponibile di almeno 7 lire. Fra il novero dei possessori venivano compresi anche i "luoghi pii e corpi laicali, le comunità, ed altri possidenti beni stabili, il Fisco, la Religione di S. Stefano, le commende e il nostro Scrittoio delle possessioni, e precisamente tutti i nomi delle chiese, monasteri, conventi e benefizi". Dalla prima borsa venivano tratti annualmente il gonfaloniere e due priori, dalla seconda i rimanenti tre priori7. Per la formazione del Consiglio generale era stata prevista la formazione di una "borsa generale" in cui inserire i nomi di tutti i possessori descritti al Campione, a prescindere dalla cifra del loro imponibile8. I 'risieduti', cioè coloro che avevano rivestito la carica nel Magistrato comunitativo, dovevano osservare un anno di vacazione prima di poter essere nuovamente eletti, portati a tre nel caso dei componenti del Consiglio generale: in entrambi i casi gli eletti dovevano avere compiuto almeno il trentesimo anno di età9.
Il cancelliere comunitativo era tenuto a presenziare a "tutti i partiti e adunanze della comunità e luoghi pii laicali compresi nella sua Cancelleria" verbalizzandone gli esiti 10 . In evidente rottura col passato i giusdicenti non potevano più intervenire alle sedute consiliari, tranne nei casi in cui fossero stati invitati esplicitamente dal cancelliere: ciò avveniva ad esempio nei casi in cui si discutesse di spese straordinarie non previste a bilancio, che il giusdicente aveva la facoltà di sospendere per darne conto al soprassindaco della Camera delle comunità di Firenze 11 . La serie è formata da otto registri che riportano i verbali delle sessioni consiliari tenutesi a Colle tra il maggio del 1776 ed il novembre del 1808; non si segnalano lacune nella documentazione.