Livello: serie
Estremi cronologici: 1916 gen. 01-1948 dic. 31Consistenza: 13 unità
Il Tiro a Segno nasce come un'istituzione figlia dell'idea e
dell'epopea garibaldina, che avrebbe dovuto nella mente e nel desiderio del Grande
che la ispirò, addestrare il popolo alle armi, il quale conquistata con il proprio
sangue la libertà avrebbe dovuto difenderla contro i nemici e contro le possibili
tirannie.
Avrebbe dovuto servire alla plebe che divenuta popolo, cosciente di
sé e dei suoi diritti, si apprestava a difendersi.
Ma già ai nei primi anni del
1900, privilegiato dai nobili e dai potenti, era diventato il ricovero degli oziosi,
che lo avevano trasformato in uno sport come il tiro al passero.
1
La Società di Tiro a Segno
Nazionale a Cecina, era un istituto mandamentale, di cui facevano parte Cecina,
Bibbona, Montescudaio, Casale, Guardistallo e Rosignano, che si occupava
d'educazione fisica e militare. Era stata fondata nel 1890 da pochi soci, fra i
quali Filippo Mastalli, reduce garibaldino, "per il quale si ebbe nel Paese per
primo il pensiero e l'iniziativa"
2
e di cui fu presidente fino alla sua
morte avvenuta nel 1895; suo successore fu il cav. dott. Biagio Cecchi.
Per
essere socio bastava aver compiuto il sedicesimo anno di età ed essere di buona
condotta. La tassa annuale era di L. 3 e n'erano esentati i
poveri.