Atti civili, esecutivi e lettere sussidiarie

Livello: serie

Le filze degli atti civili costituiscono una serie ben riconoscibile fino al 1831. Dopo questa data è evidente una importante lacuna: i primi documenti dopo questa interruzione sono del 1846 e sono già organizzati secondo un modello di strutturazione dell'archivio che inaugura quello identificato nella Pretura di Montaione. Dal pezzo n. 1639, il primo che raccoglie gli atti del podestà dopo la lacuna, i pezzi sono condizionati in buste di cartone frutto evidente di un'aggregazione che denota un'azione di recupero in quello che probabilmente ai tempi di Cioni si presentò forse come un ammasso di fascicoli sciolti senza apparente ordinamento.
L'archivio degli atti civili mostra una sostanziale unitarietà nella modalità organizzativa dei pezzi dagli albori fino al 1831. Le unità non sono più raccolte per Potestà in ordine cronologico, ma per tipologia di atti: decreti pettorali, lettere di richiesta pubblicazione, lettere sussidiarie, eccetera. Alcune unità sono state descritte come sottoserie perché costituiscono l'inizio di quelle stesse sottoserie pienamente evidenti negli anni a venire. Le filze di atti civili hanno il repertorio fascicolato a parte, non legato e, spesso, non completo.
I podestà che si susseguirono furono Francesco Ortalli (1815 gen. 31-1819 lug. 31), Francesco Buratti (1819 ago. 1-1820 ott. 31), Giuseppe Bassini (1820 nov. 1-1824 feb. 16), Antonio Gatteschi (1824 feb. 15-1829 mag. 31), Pietro Arrighini (1829 giu. 1-1831 ott. 31), Antonio Biagiuoli da Montevarchi (1831 nov. 1-1834 apr. 3), Dario Fossi (1846).