Atti civili

Livello: serie

Estremi cronologici: 1814 - 1854

Consistenza: 57 unità

La serie è pesantemente danneggiata dall'umidità: molte filze sono aggredite dalle muffe e in parte non leggibili. Laddove risultava particolarmente complesso rilevare le date degli estremi cronologici della documentazione, sono state specificate le date del mandato del Podestà.
I titoli originali sono spesso illeggibili perché danneggiati o coperti da strisce di carta applicate in epoca recente. La difficoltà di lettura dei titoli originali ha reso impossibile la ricostruzione per numero originale delle filze organizzate dai Podestà. Sono stati trascritti i titoli che si leggono sulla coperta, riportando in nota quando si tratta di titoli non contemporanei.
La numerazione antica prosegue quella del Giudice di pace e gli ultimi pezzi delle serie principali sono unità che contengono atti della Podesteria ma che si concludono con documenti relativi alla Pretura: per queste unità sono indicati sia l'ultimo Podestà che i Pretori in carica. In questo fondo la continuità con i soggetti produttori precedenti e successivi è chiaramente riconoscibile dall'organizzazione delle carte. All'interno delle stesse filze sono spesso presenti anche le carte degli antecessori.
I pezzi conservano, secondo una sequenza che è sempre più o meno rispettata, un repertorio generale; il protocollo dell'esecutivo pubblico; il protocollo dell'esecutivo privato; atti di sequestri, protesti, intimazioni, disdette; giornale di udienze; lettere sussidiarie; atti di danno dato; registro delle cartelle d'incanti; disdette di colonìe; decreti di assicurazione di dote; decreti di autorizzazione; decreti pettorali; emancipazioni; compromessi; depositi del Tribunale; vendita di mobili; atti processuali. Gli atti esecutivi prodotti dalla metà dell'Ottocento sono conservati a parte e quindi sono stati descritti in una sottoserie.
I Podestà che si sono succeduti a capo della Podesteria dopo la Restaurazione sono: Pietro Biondi (1814 nov. 11-1819 gen. 14), Romualdo Nozzolini (1819 gen. 15-1824 ott. 12), Giuseppe Nardini (1824 nov. 1-1825 ott. 31), Francesco Orselli (1825 nov. 1-1830 gen. 15), Pietro Giacchi (1830 gen. 16-1833 dic. 15), Giovanni Santi Burzi (1833 dic. 16- 1837 ott. 15), Antonio Biagiuoli (1837 ott. 16-1838 ott. 12), Cecchi (1838 ott. 13-1842 ott. 11), C. Cempini (1842 nov. 15-1845 ago. 31), Francesco Giovannini (1845 set. 1- 1847 ago. 31).
Il titolo originale dei pezzi è sempre coperto dal cartellino dovuto al Cioni, che riporta il numero di corda attribuito al pezzo durante quel riordino.