Gli atti relativi ai lavori di strade comunitative comprendono
quelli relativi alla gestione della manutenzione col sistema dell'"accollo". Con
esso, rappresentato nei documenti da una "scritta di accollo" e da apposite
registrazioni su registri generali di "campioni", il proprietario si impegnava ad
eseguire i lavori di restauro e manutenzione e la comunità corrispondeva un prezzo
convenuto. La sorveglianza in tali lavori e l'esecuzione delle perizie era affidato
prima al Provveditore di strade, che era organo comunicativo e poi, a partire dal
1825, agli Ingegneri di Circondario di Acque e Strade. Per Vicchio l'Ingegnere
competente era quello di Borgo San Lorenzo, nel cui archivio si trovano le carte di
questa magistratura. In fondo a questa serie è stato collocato un registro di
denunzie di fabbricati.