Livello: serie
Estremi cronologici: 1678 - 1807Consistenza: 22 unità
La gabella delle farine fu istituita dallo Stato fiorentino negli anni 1552-1553 per far fronte alle spese militari sostenute dallo Stato fiorentino per la guerra di Siena e darebbe dovuta restare in vigore solo tre anni, ma fu abolita solo nell'Ottocento. Iniziaslmente veniva pagata come gabella direttamente al molino, successivamente fu trasformata in tassa personale e la riscossione venne affidata ad appositi camarlinghi. Dal 1763 l'amministrazione della tassa venne affidata ai cancellieri comunitativi ed a quattro deputati che dovevano eleggere un apposito camarlingo incaricato dell'esazione che doveva poi rimettere l'importo all'Ufficio fiorentino delle farine. Dal 1789 la riscossione della tassa passò di competenza direttamente ai camarlinghi comunicativi ma, come è possibile verificare dai documenti, a Rosignano rimase l'uso di eleggere un apposito esattore. La serie si suddivide in Partiti, imborsazioni e tratta dei deputati, Reparti, Dazzaioli, Saldi dei camarlinghi per un totale di 21 unità. Si ricorda che l'amministrazione della tassa del macinato fu unitaria per le comunità di Rosignano, Castelnuovo e Castelvecchio, anche prima della riforma comunitativa leopoldina.