Livello: serie
Estremi cronologici: 1809 - 1814Consistenza: 36 unità
La sottrazione ai parroci delle competenze in materia di stato civile e
l'attribuzione di queste ultime a un apposito ufficio della mairie rappresentò
per la Toscana di quegli anni una novità assoluta. Fino ad allora, infatti, le
comunità non avevano mai curato la tenuta dei registri anagrafici, per la
consultazione dei quali era indispensabile rivolgersi ai parroci. Questo
servizio era previsto esclusivamente per gli individui di religione
cattolica.
Con la venuta del governo francese, invece, l'obbligo di
iscrizione anagrafica fu prescritto a tutti i cittadini e la responsabilità d
ella tenuta dei registri fu affidata alle municipalità . Ciascuna di esse doveva
tenere tre registri separati per nascite, matrimoni e morti e inviarne un
duplicato a Firenze, all'ufficio centrale dello stato civile.
E'
interessante notare come anche sotto il governo francese alcuni atti ufficiali
della mairie (in questo caso la tenuta dei registri anagrafici) riconoscessero
la distinzione, all'interno del territorio buggianese, del comunello del Ponte
rispetto al resto delle località che lo componevano.