Sede: Bibbiena (Arezzo)
Date di esistenza: 1838 - 1848Intestazioni: Podesteria di Bibbiena, Bibbiena (Arezzo), 1838 - 1848
Storia amministrativa:
Al momento della conquista fiorentina la posizione di Bibbiena, al
confine tra i feudi dei conti Guidi e il territorio aretino, conferì al castello una
rilevanza particolare, senza dubbio superiore all'estensione effettiva del suo
territorio, come è significativamente evidenziato nei capitoli di sottomissione del
1360, con cui furono sanciti, da una parte, importanti privilegi per la comunità, ma
venne nel contempo attribuito al rettore inviato da Firenze il pieno esercizio della
giustizia civile e criminale, secondo una prassi generalmente applicata ai territori di
confine
1
.
La definitiva
conquista di Arezzo e del suo contado da parte di Firenze, intervenuta nel 1385,
determinò un ridimensionamento notevole dell'importanza di Bibbiena dal punto di vista
politico e strategico e nel 1388 il comune fiorentino ridusse i poteri del podestà,
avocando a sé la giurisdizione criminale maggiore e limitandone le competenze
all'applicazione di pene pecuniarie fino ad un limite di cinquanta lire per le cause
criminali e di duecento lire per quelle civili
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. Negli
statuti bibbienesi del 1423 queste competenze risultano nuovamente elevate fino a cento
lire per le cause criminali e a cento fiorini per quelle civili, ma contemporaneamente
il rettore fiorentino appare vincolato al rispetto delle immunità di cui la comunità di
Bibbiena godeva e grazie alle quali nessuno poteva essere perseguito dall'autorità
giudiziaria durante il giorno di mercato
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.
La conquista da parte di Firenze dell'importante castello di Poppi,
seguita alla sconfitta degli eserciti milanesi e dei conti Guidi di Battifolle loro
alleati, determinò nella struttura amministrativa del Casentino importanti cambiamenti,
che interessarono anche Bibbiena.
Nel 1441, infatti, venne istituito un vicariato di
Casentino, con sede a Poppi, al cui interno vennero comprese tutte le podesterie
preesistenti. La podesteria di Bibbiena venne sottoposta alla giurisdizione del
vicariato di Casentino per la discussione delle cause criminali di valore superiore alle
cento lire e un secolo più tardi perse ogni competenza in materia di giustizia
criminale.
Per tutto il principato mediceo le competenze territoriali e giudiziarie
della podesteria di Bibbiena rimasero inalterate e solo grazie all'azione riformatrice
di Pietro Leopoldo anche la situazione locale subì sostanziali modifiche nel quadro di
una generale riorganizzazione giudiziaria del Granducato.
La riforma dei tribunali
di giustizia del 30 settembre 1772
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che conferì a tutti i podestà la piena giurisdizione civile,
determinò, per quanto riguarda la podesteria di Bibbiena, anche alcune modifiche
territoriali. Oltre ai comuni compresi nell'antica podesteria vennero infatti ricondotti
sotto la giurisdizione del podestà di Bibbiena i territori di Moggiona, Camaldoli e
Badia Prataglia con l'obbligo per il notaio civile del podestà di recarsi ogni lunedì a
rendere giustizia a Moggiona. In materia di giustizia criminale, la podesteria rimase
sottoposta al vicario di Poppi insieme a quelle di Pratovecchio, Castel San Niccolò,
Ortignano, Montemignaio, Castefocognano e Chiusi.
Nel 1784 Badia Prataglia e
Moggiona vennero sottoposte anche in materia civile al vicario di Poppi, mentre alla
podesteria di Bibbiena venne aggregata quella di Chiusi, il cui tribunale venne
soppresso
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.
Dopo la
soppressione intervenuta durante il periodo di governo francese (1808-1814), durante il
quale funzionò a Bibbiena una Giudicatura di pace
6
, la podesteria venne ricostituita nel 1814 nel contesto della generale
riforma di quell'anno
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.
Nel 1838
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venne attuata una nuova riforma che divideva il
territorio toscano in Governo e Commissariati e distribuiva l'amministrazione della
giustizia tra la Corte regia di Firenze, cui competeva la giurisdizione criminale
maggiore e l'appello per le cause civili i Tribunali collegiali di prima istanza, la cui
competenza era molto estesa sia nel criminale che nel civile, i Vicari regi, ai quali
era lasciata una competenza criminale minima e e quella civile fino a 400 lire di valore
e i Podestà, anch'essi con competenza civile fino a 400 lire.
Tale riforma comportò
anche un ampliamento della circoscrizione della podesteria di Bibbiena, cui furono
annesse le pertinenze di quella di Rassina che venne contemporaneamente soppressa. La
nuova podesteria di Bibbiena dipese per il criminale minore dal vicario di Poppi e per
ogni competenza superiore dal Tribunale di prima istanza di Arezzo. Sempre nel 1838,
come si è visto, Bibbiena divenne anche sede di una Cancelleria comunitativa autonoma
dove vennero conservati, da allora in poi, gli atti d'archivio della podesteria che, per
il periodo precedente erano stati invece riuniti, assieme a quelli di altri giusdicenti,
nella Cancelleria di Poppi e che sono oggi conservati presso quel
comune.
Complessi archivistici prodotti:
Atti civili dei podestà di Bibbiena, 1838 - 1848
(fondo, conservato in Comune di Bibbiena. Archivio storico)