Sede: Gallicano (Lucca)
Date di esistenza: 1815 - 1865Intestazioni: Comunità di Gallicano, Gallicano (Lucca), 1815 - 1865
Storia amministrativa:
Il Governo Provvisorio della Repubblica nella seduta del 26 novembre
1801 definì la struttura del territorio lucchese, lasciando vigenti le preesistenti
Vicarie ed eliminando ogni distinzione tra le Seimiglia e il Contado. Il nucleo di
competenza affidato alla Vicaria di Gallicano rispecchiò la configurazione precedente,
con l'assegnazione delle Comunità di Bolognana, Cardoso, Fiattone, Gallicano, Perpoli,
S. Romano e Verni.
Tale situazione ebbe effimera durata per l'introduzione della
Costituzione votata il 27 dicembre 1801 con la quale, al titolo III Articolo XXII, si
istituirono tre Circondari Amministrativi: «Il Cantone del Serchio, il Littorale, e
quello degli Appennini. Lucca è il Capo Luogo del primo, Viareggio del secondo, il Borgo
a Mozzano del terzo».
La legge del 23 gennaio 1802 affrontò in particolare la
situazione territoriale, con l'assegnazione delle singole Comunità ai tre Circondari e
con la definizione delle Giudicature di Pace. I Comuni già appartenenti alla Vicaria di
Gallicano passarono sotto la giurisdizione del Circondario degli Appennini (art. VI),
mentre a tale Circondario furono assegnati sei Giudici di Pace, rispettivamente a Borgo
a Mozzano, Coreglia, Castiglione, Minucciano, Pescaglia e Gallicano. Le prime nomine
avvennero con decreto del 24 febbraio 1802; a Gallicano fu assegnato quale Giudice di
Pace il Cittadino Michele Banducci.
Durante il principato dei Baciocchi si ebbero
alcune modificazioni della struttura organizzativa e amministrativa del territorio
lucchese: il 27 gennaio 1808 si abolirono i tre Cantoni per crearne quindici. Gallicano
fu creato capoluogo di Cantone ed ebbe giurisdizione sulle comunità di Bolognana,
Cardoso, Fiattone, Lupinaia, Motrone, Perpoli, Riana, S. Romano, Treppignana e Verni.
L'amministrazione cantonale era retta da un Commissario al quale erano assegnate,
oltre che le competenze ordinarie amministrative, anche le funzioni dei Giudici di Pace.
In ogni Comune vi era un Consiglio Municipale rapportato numericamente all'entità della
popolazione, che si componeva di individui maggiori di venticinque anni e titolari di
rendite, sia fondiarie, sia derivate da altri eventuali titoli. La nomina dei
consiglieri era effettuata dal Commissario del Cantone. Tali membri rimanevano in carica
per due anni e potevano essere rieletti immediatamente.
I Consigli Municipali erano
retti da un Presidente e da uno o più assistenti e si occupavano di varie materie
particolari: «invigila sulla Polizia delle strade, e delle botteghe affinché fuori di
esse non si tenga alcun mobile o mercanzia, che servir possa di ostacolo al passaggio
delle persone, e delle vetture; invigila sulle case affinché niente si opponga, o si
getti dalle finestre, che possa in qualunque maniera danneggiare i passeggeri; invigila
sulla macellerie, e luoghi annessi alle medesime affinché niente si getti fuori di esse
che possa tramandare esalazioni nocive o in qualunque maniera recare fastidio ai
passeggeri, ed ai vicinanti; sorveglia sopra i pesi, e misure, come pure sopra la
salubrità dei commestibili»; aveva, inoltre, competenza in relazione all'ordine
pubblico, ivi compresi il compito di sedare gli incendi e di controllare «i danni che
potessero cagionarsi da bestie feroci, o attaccate di rabbia, che vagassero per la
Comune».
La limitazione delle materie di competenza era a favore dell'attività del
Commissario di Cantone, il quale rivestiva la massima carica ed al quale era assegnato
un preciso assegno mensile che, con il decreto del 10 febbraio 1806, fu determinato in
25 scudi per il Cantone di Lucca, in 22 scudi per quelli di Capannori, Borgo, Bagno e
Camaiore, mentre per gli altri, ivi compreso il Cantone di Gallicano, fu fissato in 18
scudi. Con successivo decreto del 14 febbraio 1806 si procedette alla nomina dei nuovi
Commissari di Cantone per tutto il territorio lucchese ed a Gallicano fu assegnato nella
carica di Commissario il cittadino Paolino Minutoli.
La tendenza ad ampliare
l'ambito giurisdizionale dei Commissari ebbe concreto riscontro nel decreto del 28 marzo
1806, con il quale furono deferiti ai Comuni di Cantone tutti gli affari relativi ai
«beni fondi», ovvero quelle facoltà che erano attribuite precedentemente alla
Balìa de' possessi ed agli
Anziani, in vigore delle leggi del 13
agosto 1680 e del 4 ottobre 1757.
Le competenze dei Commissari furono precisate con
un'Ordinanza del 16 ottobre 1806.
Una nuova struttura territoriale ed
amministrativa si ebbe con il decreto del 19 aprile del 1806 per il quale «le antiche
Comuni, le quali esistevano nella Prefettura di Lucca d'ora in avanti saranno nominate
Parrocchie, e le comuni saranno formate d'una o più Parrocchie». Gallicano non fu
compreso nel primo elenco essendo contemplato nel decreto del 21 aprile 1807 con il
quale si riunivano alcune Comuni alla Prefettura di Castelnuovo. In base a tale
disposizione il Cantone di Gallicano si compose del Comune di Gallicano, Capoluogo con
le Parrocchie di Cardoso e S. Romano, il Comune di Fiattone, con la Parrocchia di
Perpoli, il Comune di Lupinaia, con le Parrocchie di Riana e Treppignana.
Una
radicale modificazione avvenne con l'introduzione del decreto del 29 ottobre 1808 a
seguito della soppressione dei Tribunali di prima Istanza di Massa e Castelnuovo, delle
Amministrazioni Cantonali ed alla installazione delle Giustizie di Pace. Il territorio
lucchese fu strutturato in una sola Prefettura e diviso in tre Circondari: di Lucca, di
Castelnuovo e di Massa. Il territorio di Gallicano entrò a far parte del Circondario di
Castelnuovo con una serie di modificazioni che apportarono concreti mutamenti alla
precedente situazione. La Comune di Gallicano riunì in sè la Comune di Fiattone e le
Parrocchie di Cardoso e S. Romano, già facenti parte della Comune di Motrone, la cui
Parrocchia fu unita alla Comune del Borgo, del Circondario di Lucca. La Comune di
Trassilico comprese anche quella di Vallico di Sotto e fu diminuita delle Parrocchie di
Fornovolasco e Campolemisi, assegnate a Vergemoli che assieme a Calomini, era stato
collegato a Molazzana.
Gallicano entrò a far parte della Giudicatura di Pace di
Castelnuovo, assieme a Castiglione, Villa Collemandina, Pieve Fosciana, Fosciandora,
Molazzana, Trassilico e Vergemoli.
Con il decreto del 29 gennaio 1810 fu abolita la
Prefettura di Lucca e le sue competenze passarono direttamente ai rispettivi Ministeri:
nei Circondari di Massa e Castelnuovo rimasero i Sottoprefetti con il titolo di
«Suddelegati».
Il 19 febbraio 1814 Felice Baciocchi abbandonò Lucca in
considerazione dell'offuscamento della potenza napoleonica, lasciando la città nelle
mani della moglie Elisa che si trattenne fino al 14 marzo. Nei giorni che seguirono si
ebbe la formazione di un Governo Provvisorio degli Stati Lucchesi ed il 7 aprile si
dette vita all'Amministrazione superiore dello Stato Lucchese in dipendenza del
Ministero dell'Interno e dei Dipartimenti Italici Meridionali.
Dopo una breve
reggenza dello Starhemberg, dal febbraio 1815 la città di Lucca fu retta da un Governo
Provvisorio Austriaco, nella persona del Tenente Colonnello Giuseppe Werklein, il quale
solo il 22 novembre 1817, in ottemperanza alle decisioni del Congresso di Vienna, lasciò
il posto ai Borboni, dapprima a Maria Luisa dipoi a Carlo Lodovico che, il 4 ottobre
1847, operò la reversione anticipata del Ducato al Granducato di Toscana.
In
riferimento al periodo della restaurazione non mancarono le introduzioni di nuove
strutturazioni territoriali. Il decreto del 4 ottobre 1815 decise il nuovo ordinamento
con la creazione di diciotto Comunità: Gallicano assunse tale nuova autonoma
caratteristica e comprese le Parrocchie di Bolognana, Cardoso, Fiattone, Perpoli, S.
Romano e Verni; furono istituite dieci Cancellerie, distinte in quattro classi ed in
quella di Borgo a Mozzano, considerata di prima classe, furono collocate le Comunità di
Pescaglia, del Bagno, di Coreglia e di Gallicano. La struttura amministrativa dalle
Comunità fu individuata in un Magistrato, composto, per quanto riguarda Gallicano, da un
Gonfaloniere e quattro Priori, e da un Consiglio formato da dodici Membri. Le cariche
erano annuali e mentre per il Gonfaloniere non vi erano problemi di rieleggibilità, i
membri del Magistrato dovevano vacare per un periodo di almeno due anni mentre i membri
dei Consigli non potevano essere rieletti se non erano trascorsi tre anni.
Gallicano assurse nuovamente al ruolo di Vicaria a seguito della riforma del
sistema comunitativo ducale introdotto da Maria Luisa di Borbone con decreto del 28
ottobre 1818; accanto a Gallicano, Capoluogo, furono inserite le Comunità di Bolognana,
Cardoso, Fiattone, Perpoli, S. Romano, Verni, Lupinaia, Riana e Treppignana. In ogni
Vicaria «risiede un Commissario del Governo, un Cancelliere al medesimo addetto, e vi si
aduna il Parlamento composto di un Deputato di chiascheduna Comunità di sua
giurisdizione, e presieduto dal Commissario». E chiarissima l'ispirazione della nuova
normazione al trascorso sistema repubblicano, allo scopo di rigenerare quelle strutture
che erano state sostanzialmente modificate negli ultimi venti anni.
Innegabili
ostacoli si rilevarono a seguito della riforma restauratrice, particolarmente in
riferimento alle possibilità dell'applicazione delle imposizioni; si ritenne che la
riunione di più Parrocchie avrebbe permesso una maggiore agilità procedurale negli
adempimenti burocratici e, pertanto, si operò una suddivisione del territorio lucchese
in tre Comunità, di Lucca, del Borgo e di Camaiore. La Comunità del Borgo si suddivise
in cinque Dipartimenti rispettivamente del Bagno, di Coreglia, di Gallicano e di
Minucciano e Gallicano ebbe le sezioni di Bolognana, Cardoso, Fiattone, Perpoli, S.
Romano, Verni, Lupinaia, Riana e Treppignana, senza far registrare grossi spostamenti in
relazione alla precedente situazione.
In ogni Sezione vi era un Ufficiale Civile,
con il titolo di Presidente, nel Capoluogo di ogni Comunità risiedevano un Gonfaloniere
ed un Magistrato Comunitativo, nel Capoluogo di ogni Dipartimento vi era un Membro del
Magistrato della Comunità, alla quale i Dipartimenti stessi erano addetti (decreto del
19 novembre 1819).
Una nuova modifica si registrò con il decreto del 24 settembre
1823 con la istituzione di tre Circondari, Lucca, Viareggio e Borgo a Mozzano, suddivisi
a loro volta in dodici Comunità, composte ciascuna di Sezioni o Parrocchie. Gallicano
fece parte del circondario del Borgo che comprendeva anche il Bagno, Coreglia e
Minucciano ed ebbe le Sezioni di Bolognana, Cardoso, Fiattone, Perpoli, S. Romano,
Verni, Lupinaia, Riana e Treppignana.
Nel rispetto delle decisioni assunte al
Congresso di Vienna il territorio di Gallicano al momento della reversione del Ducato di
Lucca al Granducato di Toscana avrebbe dovuto essere assegnato al Ducato di Modena, che
avrebbe operato la riunione con il territorio di Trassilico. Le note vicende produssero
una anticipata revisione del Ducato di Lucca al Granducato, nel 1847 e in tale anno si
realizzarono le disposizioni stabilite a Vienna.
Soggetti produttori collegati:
Vicariato di Gallicano, Gallicano (Lucca), 1451 -
1810
(predecessore)
Mairie di Gallicano, Gallicano (Lucca), 1808 -
1814
(predecessore)
Complessi archivistici prodotti:
Mairie e Comunità di Gallicano, 1803 -
1874
(fondo, conservato in Comune di Gallicano. Archivio storico)