Sede: Cecina (Livorno)
Date di esistenza: 1854 -Intestazioni: Comune di Cecina, Cecina (Livorno), 1854 -
                Storia amministrativa:
                Cecina, ubicata sulla riva sinistra del fiume omonimo, è sede di
            comune, compreso fin dal 1925 nella Provincia di Livorno. Le sue vicende istituzionali
            sono state legate nel passato a Bibbona, del cui comprensorio il territorio di Cecina
            aveva fatto parte. Dopo l'Unità d'Italia Bibbona e Cecina si contesero il titolo di
            capoluogo fino a quando la seconda, cresciuta economicamente e demograficamente, divenne
            capoluogo con il Regio Decreto n. 1479 del 23 giugno 1873, con la denominazione di
            "Fitto di Cecina". Nel 1881 assunse la denominazione di "Cecina" e nel 1906 la
            definitiva separazione patrimoniale sancì la distinzione dei due Comuni di Cecina e
            Bibbona, inseriti all'epoca nella provincia di Pisa. Questa situazione fu causa di
            scontri politici e aspre polemiche fra Bibbonesi e Cecinesi: risultava infatti che già
            da qualche tempo gli affari municipali di Bibbona si trattavano al Fitto di Cecina dove
            il Sindaco aveva trasportato l'Ufficio e l'Archivio: le adunanze della giunta non si
            facevano più a Bibbona ma a Cecina, e che insomma il Comune era a Cecina di fatto ed a
            Bibbona di nome. Il Consiglio propose che a Cecina si trasferisse la sede anche del
            Consiglio Comunale;che il Consiglio di Bibbona approvò. Di lì a poco, venne proposto il
            cambiamento del nome al Comune, dichiararando ufficialmente costituita la frazione di
            Bibbona (deliberazione n. 61), dove si tenne l'amministrazione separata. Quest'ultimo
            progetto, possibile in base all'Art.16 della legge comunale e provinciale del 20 marzo
            1865, sarebbe stato dannoso per Cecina perché se non
                bastasse il fatto riferito dal sindaco che in quel tempo il passivo del comune aveva
                origine dalle spese straordinarie fatte nella frazione del Fitto, basterebbe sempre
                l'affermazione che Bibbona separandosi sarebbe restata allora con risorse superiori
                ai suoi bisogni, mentre il Fitto avrebbe avuto appena i mezzi necessari, onde
                supplire alle spese ordinarie. Dopo lunghe discussioni in Consiglio
            comunale che furono così aspre da determinare una profonda crisi politica segnata dalle
            dimissioni degli assessori e del Sindaco e anche da manifestazioni di piazza,
            l'autonomia del comune di Bibbona fu sancita dalla legge n. 92 del 29 marzo 1906 che
            demandò al Governo del Re la facoltà di procedere alla delimitazione territoriale
            stabilita con una successiva pianta. Nella Relazione sulla delimitazione di territorio
            fra i Comuni di Cecina e Bibbona redatta dal Dott. Carlo Giusteschi e Dott. Francesco
            Cinotti sono spiegate tutte le operazioni che portarono a stabilire i confini fra i due
            Comuni partendo da una ricerca nel Vecchio Catasto, ed è riportata la trascrizione
            dell'atto del 15 novembre 1789
            
                    Complessi archivistici prodotti:
                                                                                                                    
                        
                            Comune di Cecina, 1851 -
		1964
                        (fondo, conservato in Comune di Cecina. Archivio storico comunale)
                        
                                    

 
     
    