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Archivio storico comunale di Follonica: guida alla documentazione della Sezione separata d'archivio: Archivio postunitario 1866 - 1960

Tipologia: guida

a cura di Loira Lupetti

patrocinio: Comune di Follonica

Pubblicazione: [s. l.], Editrice Leopoldo II, 2004

Descrizione fisica: pp. 111

Contenuti:

Alcuni ringraziamenti al termine di questo lavoro mi sembrano doverosi.
In primo luogo a chi a suo tempo provvide ad un primo recupero della documentazione, l'allora Direttore della Biblioteca, Il Dott. Fausto Bucci.
Un grazie anche all'allora Sindaco Enrico Norcini ed al Dirigente del settore, Federico Bigongiari che vollero avviare il progetto di recupero documentario, ed all'allora Responsabile della Biblioteca, la sig.ra Lucia Velia, che credette nel progetto e permise l'avvio delle prime operazioni di riordinamento.
Infine l'attuale Direttrice della struttura, la Dr.ssa Miria Magnolfi, che ha garantito negli anni la prosecuzione del lavoro, mostrando sempre una grande disponibilità ed una ferma volontà di recupero e valorizzazione dei fondi archivistici. Un affettuoso pensiero a tutto il personale della Biblioteca, sempre disponibile e cortese, ed il personale degli uffici finanziari e dell'ufficio urbanistica, ai quali uffici mi sono spesso rivolta per informazioni sulla strutturazione delle pratiche.Desidero inoltre ringraziare i funzionari della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana per la loro costante supervisione scientifica ed i suggerimenti forniti.
Sono inoltre grata al signor Gramegna e alla signora Cesarini, Direttrice della biblioteca dello Scavo di Ostia, per l'aiuto prestatomi nella ricerca delle fonti relative alle strutture fulloniche romane.
Ho un debito anche verso il Prof. Giuseppe Velia per la sua consulenza sulle fonti latine.
Un ringraziamento all'Amministrazione Comunale di Follonica che ha reso possibile questa pubblicazione ed in particolare al Sindaco Emilio Bonifazi che ha costantemente assicurato la propria volontà di proseguire in questa opera di recupero e di salvaguardia del nostro patrimonio archivistico.
Infine un pensiero riconoscente alla amica e collega Dr.ssa Simonetta Soldatini per avermi spesso offerto preziosi consigli ed aver prestato la sua paziente attenzione nella rilettura delle bozze.

Con l'augurio che questo volume sia di aiuto a tutti coloro che studiano e desiderano conoscere la storia di questa nostra amata città, un tempo terra di fatiche e malattie.

La curatrice del volume
Loira Lupetti



Il lavoro che qui presentiamo è il risultato delle operazioni di riordino archivistico che da molti anni si stava conducendo sulle carte storiche del Comune di Follonica.
Conservare e valorizzare il patrimonio documentario del Comune, oltre che doverosa attività amministrativa di nostra competenza, è operazione finalizzata alla salvaguardia della memoria storica della comunità che qui rappresentiamo.
Una memoria storica che si fonda certamente su di una varietà di fonti in corso di recupero (artistiche, archeologiche, orali e documentarie), ma di cui l'archivio rappresenta l'elemento coronante. Fonte storica per eccellenza, dunque, sia per essere stato scelto da sempre come strumento di prova e testimonianza, che per le caratteristiche intrìnseche di estrema delicatezza. Certamente i risultati raggiunti daranno ampie possibilità di studio di una storia della comunità di Follonica, ancora in buona parte da scrivere.
Abbiamo perciò inteso rendere disponibile alla consultazione del pubblico (cittadini e studiosi) la parte più importante e delicata del nostro patrimonio culturale. Il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile grazie al lavoro della riordinatrice, la Dr. ssa Loira Lupetti, curatrice del volume, ed alla supervisione scientifica della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.
A loro va il ringraziamento di questa Amministrazione Comunale.

Il sindaco
Emilio Bonifazi



Si pubblicano in questa sede, in veste di Guida all'Archivio Storico Comunale, i primi risultati di un lavoro di censimento, recupero e riorganizzazione della documentazione storica del Comune di Follonica. Avviato alcuni anni or sono dall'Amministrazione comunale, questo progetto si è avvalso dello scrupoloso e paziente lavoro della Dr.ssa Loira Lupetti che si è adoperata nella identificazione dei documenti e, per quanto possibile, anche nella ricomposizione dell'archivio che risulta visibilmente segnato dall'incuria degli uomini e del tempo e mostra non poche lacune e dispersioni.
Si formula pertanto l'auspicio che questa guida possa consentire agli studiosi, agli studenti, ai cittadini che si accostano all'archivio storico, un primo e meditato approccio alla documentazione comunale, in grado di fornire informazioni su molteplici aspetti della vita istituzionale, sociale ed economica di questa comunità della Maremma.
Nello stesso tempo ci si augura che la realizzazione di questo primo strumento di accesso alla documentazione rappresenti per l'Amministrazione Comunale il primo passo nel percorso di un doveroso recupero della propria memoria storica.

Dr.ssa Anna Maria Puglisi
(Soprintendenza archivistica per la Toscana)



Il comune di Follonica appartiene dal punto di vista amministrativo alla provincia di Grosseto. E' un medio centro urbano situato entro l'omonimo golfo esteso sulla costa tirrenica, proprio di fronte all'Isola d'Elba.
L'attuale identità cittadina del comune è quella di centro turistico e balneare: per questo motivo, la sua popolazione ammonta a circa 20.000 abitanti in inverno, mentre durante il periodo estivo le presenze balneari determinano quasi un raddoppio del totale dei residenti.
Ma questa città sembra dovere la propria identità storica non tanto alla sua recente fisionomia marittima, quanto alle vicende industriali così determinanti nella sua storia passata.1
Persino il suo nome costituisce una testimonianza proto-industriale. L'etimologia di Follonica è da sempre molto discussa. Le due ipotesi classiche sull'origine del suo nome sono quelle, discordanti, del Repetti2 e del Cardarelli3: da follo ad acqua, cioè mulino, per il Repetti, o da forno della ferriera, per il Cardarelli, ma riteniamo plausibile la ricostruzione fatta da Saragosa4, che ci rimanda ad epoca più remota, dal latino volgare fullo-fulloriis, cioè lavandaio, e da fullare, cioè pigiare.5 Vediamo di capirne la motivazione.
E' plausibile che in epoca romana, in quel luogo fosse stata costruita una "officina fullonica", cioè un opificio per la produzione, il lavaggio e la tinteggiatura dei panni. Da qui il nome Follonica per identificare quel territorio.
La produzione dei panni avveniva nel passato attraverso una compressione della materia prima, tramite un processo simile a quello della pigiatura del mosto vinicolo. Cioè i lavoranti follavano le stoffe per ammorbidirle, il saltus fullonius di cui parla Seneca e di cui restano anche numerose testimonianze pittoriche.6 Quella era l'attività che si svolgeva, ad esempio, nelle antiche e antiquate fulloniche pompeiane, ma anche nelle più grandi e più moderne fulloniche di Ostia.7 Per una simile attività, occorreva disponibilità di acque e manodopera (schiavile). Gli utensili e il materiale necessario erano facilmente reperibili: soda, cenere, argilla, ammoniaca. La soda si poteva ricavare dalle alghe marine; la cenere dalla legna di bosco; l'ammoniaca, che si trova in alta percentuale nelle urine umane (urea), poteva essere raccolta dalle latrine.8
Ma le acque necessarie all'attività a quel tempo non scorrevano naturalmente verso l'odierna Follonica. E allora, da dove proveniva tutta quell'abbondanza di acque nel luogo?
In epoca romana il golfo si presentava con una costa a dune sabbiose che dividevano il mare dal retrostante lago palustre (quello che dopo molti secoli diverrà il Padule di Scarlino). I principali corsi d'acqua, il Pecora e la Gora, correvano paralleli per gran parte del loro tragitto, fino a sfociare nel suddetto lago.
E' stato assai plausibilmente ipotizzato che ad un certo punto i Romani stessi abbiano deviato il corso dei due fiumi riunendoli e facendoli sfociare presso l'attuale territorio di Follonica, scarsamente importante all'epoca. I due fiumi, infatti, continuando a sfociare nel lago, avrebbero, per loro natura, colmato quel territorio con i loro detriti trasformandolo in "pianura alluvionale".9 I Romani si dedicarono ad un'importante e costosa opera idraulica per impedire un processo naturale di interramento, mentre, molti secoli più tardi, con un'altra imponente opera idraulica, di segno esattamente contrario, si procederà altrettanto artificialmente per ottenere il risultato opposto: bonificare le maremme e debellare la malaria.
Dobbiamo abbandonare per un momento la nostra mentalità ottocentesca, legata ai ricordi di una Maremma amara, e immaginare che i Romani potessero avere interessi completamente diversi. Infatti, dalla punta estrema di uno dei cordoni sabbiosi lagunari, l'odierna Portiglioni, i Romani dominavano il golfo. Da questa posizione strategica del porto del Puntone (Portus Scabris) essi ricevevano i materiali ferrosi dalle miniere di Rio della vicina Isola d'Elba, con i quali costruivano le armi per l'esercito. In caso di mare agitato, le navi trasportatrici potevano trovare rifugio nel retrostante lago. Inoltre, l'adiacente Via Aurelia permetteva rapidi collegamenti con Roma.
Queste felici condizioni per l'approvvigionamento determinarono il sorgere di una fiorente attività siderurgica in loco, della quale sono ancora oggi testimonianza i residui ferrosi costituenti i cosiddetti Poggetti Butelli.10 I Romani avevano quindi un notevole interesse ad impedire quel processo naturale di interramento del lago palustre, al fine di mantenere quella fisionomia territoriale che tanto li avvantaggiava.
A seguito della confluenza dei due corsi d'acqua e della loro deviazione dal lago palustre, veniva a formarsi nel territorio deU'odierna Follonica un'ingente massa di acque. E' quindi probabile che i Romani avessero deciso di impiantare un'attività lavorativa di produzione di panni per utilizzare quella disponibilità di materia prima.
Nei secoli che seguirono è probabile che quelle strutture lavorative andassero distrutte. Non cosi, ovviamente, per il corso dei due fiumi, ormai congiunto e deviato verso il centro del golfo. Con la crisi dell'impero romano e le invasioni, vi fu una progressiva diminuzione di popolazione, un abbandono delle campagne, ed una conseguente perdita di interesse per questa zona, dove successivamente si diffusero altri sistemi politico sociali, come quello curtense.11 E' lecito quindi supporre che proprio dall'attività di cui abbiamo parlato abbia avuto origine l'attuale nome della città, e che la grande disponibilità di acque tornasse comoda nei secoli a venire per impiantare altre attività, molitorie e fusorie.12
Dal periodo imperiale agli inizi dell'età moderna il territorio appare disabitato, utilizzato solo per operazioni di imbarco e sbarco del materiale proveniente da altrove. E' solo molto più tardi che si tornò a costruire in questo luogo. Nel 1498 Gherardo d'Appiano, signore di Piombino, probabilmente proprio grazie alla disponibilità di acque, ordinò in quel luogo la costruzione di un mulino per macinare il grano dei piombinesi, poiché la città era altrimenti costretta a servirsi di quello di Campiglia, non sotto la propria giurisdizione (Campiglia faceva infatti parte dello Stato fiorentino).13 Nel 1533 accanto alla struttura fu aggiunta una ferriera casentinese per lavorare il ferro proveniente dalle miniere elbane.14
L'impianto fu successivamente ceduto in appalto a privati. Ma, poiché qualche tempo prima, nel 1543, le cave elbane erano state cedute in appalto a Cosimo I de' Medici, è probabile che il Principe Appiano (Jacopo V) abbia chiesto ed ottenuto l'uso dell'acqua di Massa (la Gora del Mulino) per il nuovo impianto, che così veniva potenziato nel suo funzionamento. Anche il complesso fu poi affittato al duca Cosimo che lo potenziò davvero nel 1557-58 con la costruzione del Distendino. Il Medici, successivamente, rinunciò in maniera definitiva ad ogni rivendicazione sul territorio di Valli, possesso del Vescovato di Massa Marittima, e ciò costituì la premessa per un accordo Medici-Appiano di straordinaria importanza: in cambio del riconoscimento di questa piena giurisdizione, il Principato riconosceva ai Medici un passo di mezzo miglio di larghezza, dalla Marina al confine di Massa, lateralmente alla pubblica strada comune, "condominio per il libero accesso di quelli del Granducato allo scalo di Follonica".15
Il Mulino, la Ferriera e la Torre, che si trovavano nel "corridoio", restavano di proprietà degli Appiano, ma quel passo avrebbe acquisito in seguito un'importanza straordinaria: avrebbe consentito il transito del minerale elbano verso un nuovo polo siderurgico mediceo: la ferriera di Vaipiana, creata nel 1578 in concorrenza con Follonica.16
Il complesso siderurgico follonichese conobbe fortune alterne: un periodo di rallentamento e crisi quando il Principato passò ai Boncompagni-Ludovisi; una guerra per il controllo dei corsi d'acqua, indispensabili al funzionamento delle attività (la cosiddetta "guerra delle steccaie")17, una lenta ripresa ai primi del XVIII secolo e sotto i francesi.
Il trattato di Vienna del 1815 realizzò quello che era stato un antico desiderio mediceo: il principato piombinese veniva annesso alla Toscana dei Lorena, dopo più di cinque secoli di indipendenza.
Nel 1824 l'ascesa al trono granducale di Leopoldo II doveva cambiare molte cose. Il Granduca infatti volle impiantare in quel luogo un grande polo industriale, con la costruzione di ben quattro altiforni, che divenne il più importante dell'intera penisola. Fino alla metà del secolo, non solo gli impianti siderurgici videro un'enorme promozione, ma l'impegno granducale procedette di pari passo con la bonifica idraulica che riuscì a debellare la malaria, e con la nascita del vero e proprio agglomerato urbano follonichese.
Quando ancora la malaria impediva ai lavoranti stagionali di stabilirsi a Follonica nei mesi estivi, essi potevano risiedere nella collina retrostante del Castello di Valli, ma con il crescere delle attività il Granduca volle studiare l'insediamento sul luogo. In questa prospettiva si giunse nel 1836 al progetto edilizio della città-fabbrica del ferro, che decise il futuro assetto urbanistico di Follonica.18 Una nascita urbanistica pianificata e razionale. Strade, viali, Cancello Monumentale, mura perimetrali, Chiesa della ghisa e quant'altro servisse allo scopo fu progettato attorno all'opificio magonale, fulcro dell'insediamento umano, ed ancora per lungo tempo ospitante al proprio interno alloggi per i lavoratori. Persino un tempietto in stile neoclassico fu costruito all'ingresso del forno S. Leopoldo, ad omaggiare "il ferro padre di tutte le industrie".19
L'opera di colmata idraulica con la quale bonificare le maremme avrebbe strappato alle acque "miasmiche" appezzamenti di terreno che il Granduca decise di dividere in preselle e cedere gratuitamente a chi si impegnasse a costruirvici abitazioni salubri.
Anche se la bonifica si completerà soltanto nella metà del secolo successivo, è indubitabile che la nascita della comunità follonichese debba a quelle prime iniziative lorenesi, gran parte della sua riuscita.
Tra l'unificazione italiana sotto il Regno sabaudo ed il momento della costituzione di Follonica in Comune autonomo, alterne saranno le fortune dell'insediamento, con periodi di maggior successo nella bonifica e nella produzione industriale, alternati a momenti di stagnazione.
Alla fine dell'Ottocento, a seguito di un forte impegno politico-sanitario, migliorarono notevolmente le condizioni igieniche e di vita nella piana.20 Nonostante si giungesse ad una regressione significativa della malaria in Toscana solo dal 1902, alcune significative scoperte medico-scientifiche di illustri malariologi permisero più efficaci misure profilattiche.21
E' col primo governo Crispi del 1888 che vengono istituite le figure dell'ufficiale sanitario e del veterinario municipale. Con il nuovo secolo partirà anche un organico piano di lotta antimalarica. Dal 1901 ogni anno si dà avvio a campagne antimalariche con un assistente antimalarico accanto al medico in estate. Attiva a Follonica è anche la neonata Croce Verde, d'ispirazione laico-repubblicana.22 Inoltre, ai primi del Novecento, il Deputato Angelo Celli propose (con altri parlamentari tra cui Fortunato e Franchetti)23 tre leggi fondamentali per la cosiddetta "chinizzazione di massa": si prevedeva l'istituzione dell'Azienda Chinino di Stato; la somministrazione gratuita, nei comuni malarici, di chinino per la cura dei lavoranti agricoli; la somministrazione gratuita in questi comuni anche per la profilassi nei confronti dei poveri e dei lavoratori.24
I lavoranti esposti al morbo avevano adesso un farmaco efficace e presto vennero in uso anche reticelle per proteggere il volto.25
Fino a questo momento il perdurare delle "febbri terzane" in estate aveva impedito il ciclo continuo industriale, riducendone l'attività al solo periodo invernale, mentre s'interrompeva in estate per permettere alla popolazione di allontanarsi dal contagio. Era la cosiddetta "estatatura". Nel 1897, a seguito del miglioramento sanitario appena descritto, si ebbe l'inizio della lavorazione a ciclo continuo, e ciò determinò una crescita della popolazione di Follonica. I lavoranti poterono stabilirsi con la famiglia definitivamente in città, la quale, invece di spopolarsi in estate, cominciò ad ingrossarsi. La popolazione pretese ben presto dal Comune miglioramenti urbanistici e nei servizi essenziali (come acqua potabile e fognature).26
Cominciò gradatamente l'afflusso turistico, e la cittadina del golfo divenne meta estiva per i "bagnanti" dei paesi limitrofi. La fabbrica aveva costruito la città: adesso era là città che diversificava le proprie attività.27 Cominciò con i primi del nuovo secolo la trasformazione edilizia di Follonica mediante la vendita dei territori ex demaniali. Nonostante alcune false partenze, verso la metà del primo decennio erano già stati venduti tutti i lotti interni al paese e solo la Grande Guerra ne determinò un parziale blocco, per riprendere successivamente quel processo di costruzione edilizia che ancora non si è concluso.
Dal 1910 al 1915 gran parte di coloro che decisero di stabilirsi a Follonica appartenevano al ceto medio e poterono costruirsi un villino o una villa a seguito della vendita dei lotti. Bottegai e imprenditori scelsero di investire qui i loro capitali favorendone l'incremento economico.28
In quegli anni anche i giornali locali cominciarono a pubblicizzare le attrattive del paese, in vista di un richiamo turistico, ma anche esprimendo quello che si stava configurando come un nascente orgoglio municipale. La città cambiava infatti il proprio volto rapidamente diversificandosi dai paesi circonvicini anche nello stile di vita. Si costruivano le baracche lungomare, utilizzandole per gli affitti estivi. Nascevano bagni e rotonde, chalet, bische e bordelli e persino il cinematografo, mentre continuavano le feste popolari dei mesi di maggio e settembre, di stampo più prettamente proletario.29
Concerti, gare sportive e veglioni, rendevano gradevole la permanenza Follonica. Nel contempo, accrescevano l'orgoglio dei cittadini di tutte le classi sociali che si sentivano uniti in un senso di appartenenza ad un luogo che aveva sconfitto il degrado e la miseria. La città procedeva verso la conquista del tanto sospirato benessere che in anni di positivistico ottimismo si sposava al progresso tecnico-scientifico.
La frazione divenne troppo ingombrante per dipendere ancora amministrativamente dal Comune di Massa Marittima dal quale, anche politicamente, si stava diversificando.30
Sono già in questa trasformazione le premesse della futura scissione di Follonica dal Comune di Massa che contava, dalla fine dell'Ottocento, una folta rappresentanza repubblicana.31
Massa Marittima, memore dei suoi trascorsi risorgimentali e del notevole contributo in uomini e mezzi fornito alle lotte per l'indipendenza, era sede della loggia massonica più potente della provincia di Grosseto. I repubblicani erano ben rappresentati in consiglio comunale, del quale assunsero la guida nel 1900 con il sindaco Unico Fiaschi che sostituì il monarchico Andrea Petrocchi.32
Al volgere del secolo, il territorio mantenne e riconfermò la tradizione repubblicana, mentre fu solo nel primo decennio del Novecento, in primo luogo ad opera dei minatori massetani, che le idee socialiste cominciarono ad attecchire nell'area.
Nelle consultazioni del 1905 e del 1909, dopo la morte di Socci, al nuovo candidato repubblicano Pio Viazzi fu necessario l'apporto dei voti socialisti per ottenere la vittoria al ballottaggio col candidato monarchico. L'aumento dei voti socialisti non modificava però ancora sostanzialmente il quadro politico, che rimase il medesimo anche a causa della ristrettezza del corpo elettorale. La situazione politica conobbe una svolta negli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale.33 Alle consultazioni politiche del 1913, l'anno successivo alla approvazione della legge sul suffragio universale maschile (IV Gabinetto Giolitti), la situazione cambiò radicalmente, evidenziando la fine dell'egemonia repubblicana che già alla morte di Socci aveva risentito della mancanza di un esponente così prestigioso. Infatti, fu necessario il ballottaggio tra i tre candidati del collegio (PRI, Monarchici e PSI) e alla fine fu il socialista Merloni ad aggiudicarsi un seggio alla Camera dei Deputati.
Nelle amministrative del 1914, pur evidenziandosi un buon progresso socialista, i repubblicani mantennero la propria forza elettorale nelle zone settentrionali e costiere. Unica eccezione, la frazione follonichese che, su trenta consiglieri, ne eleggeva tre: il primo seggio fu attribuito ad Alessandro Gelli (considerato figura al di sopra delle parti),34 mentre il secondo e il terzo saranno rispettivamente conquistati dai socialisti Santini e Spagnesi.35 Quest'ultimo, dalle colonne del giornale II Risveglio, scrisse che il paese, da "roccaforte del conservatorismo" era diventato un "centro operaio" con "aspirazioni moderne".36
Crescita urbanistica, dunque; formazione di una coscienza cittadina di appartenenza; insofferenza per l'operato dell'Amministrazione comunale massetana, accusata di scarse attenzioni alle esigenze della frazione in crescita; ed infine marcata differenziazione politica: sono questi fattori a poter essere considerati determinanti per l'affermazione di una volontà autonomista follonichese, trasversale ai diversi ceti sociali.
Ma il corso degli eventi bellici ne determinò una stasi momentanea. Infatti, Follonica nacque amministrativamente soltanto nel 1923, con la definitiva scissione della frazione dal Comune di Massa Marittima. La costituzione in Comune autonomo (sarà il primo comune costituitosi in epoca fascista) avvenne a seguito di un lungo iter burocratico e dopo lunghe trattative circa i riparti patrimoniali.
Il 25 luglio 1915 e il 1o agosto successivo, i rappresentanti della frazione prima, e 203 elettori della frazione stessa poi, chiesero al Re la concessione dell'autonomia, in base all'art. 120 del T. U. della Legge Comunale e Provinciale approvato con R. D. 4 febbraio 1915, n. 148.37
Il 24 novembre 1915 il Comune di Massa Marittima deliberò sulla richiesta dei frazionisti, negando però la compartecipazione proprietaria, in forza della normativa vigente (la Circolare Ministeriale del 25 aprile 1915 n. 15300-34 che determinava i "rapporti fissi" di riparto nella popolazione dell'ultimo censimento e nell'imposta fondiaria) e della normativa pregressa (il Rescritto Granducale del 20 maggio 1837 stabiliva che "il territorio di Follonica non potesse mai accampare pretese sul patrimonio in allora esistente").38
Il 4 ottobre 1920 il Senato e la Camera del Regno decretarono con L. n. 1447 la separazione amministrativa dei due territori. L'atto porta la sottoscrizione del Guardasigilli Fera e del Primo ministro Giolitti. A seguito di tale decretazione, il 25 febbraio e il 31 marzo dell'anno successivo i rappresentanti dei due enti stabilirono i confini territoriali, accordandosi su quelli che già esistevano al momento della cessione di Follonica a Massa da parte del Comune di Gavorrano.39 Restava però la spinosa questione del riparto patrimoniale tra i due comuni. A questo proposito non si riuscì a trovare un accordo sulla base di una relazione appositamente preparata dall'ex Segretario Comunale di Massa, il Doti. Pasquale De Leone, perché non soddisfaceva le richieste dei frazionisti, ai quali perciò si dovette anche il successivo fallimento dell'adunanza di concordato dell'11 giugno 1922, con l'intervento del Commissario Prefettizio, il ragioniere grossetano Massimo Mischi.40
I frazionisti non concordavano sulla esclusività del patrimonio massetano precedente al 1837; chiedevano che si facesse capo al nuovo Comune solo per il mutuo contratto con la costruzione dell'acquedotto; lamentavano la mancata manutenzione di fabbricati, strade e cimitero; chiedevano di chiarire la spettanza dei danni eventuali da pagare nella causa Cheli nonché la pertinenza dei lotti di terreno pervenuti al Comune con legge n. 139 del 19 maggio 1901; domandavano la restituzione degli arretrati del sussidio annuo di lire 800 concesso dalla Società Elba alle scuole di Follonica.
II Sindaco Pesucci protestò l'assurdità delle pretese poiché il decreto granducale stabiliva espressamente la spettanza sui beni e che, semmai un diritto ci fosse stato, questo sarebbe spettato a Massa che aveva dovuto cedere dei territori preziosi a Gavorrano per ottenerne in cambio Follonica. Riguardo ai mutui, il primo cittadino massetano dichiarò che il segretario De Leone aveva provveduto a ripartirli scrupolosamente sulla base delle disposizioni della Circolare Ministeriale 15300/34. Circa le manutenzioni, assicurava di provvedere come sempre a quelle ordinarie ed al necessario ampliamento del cimitero. Inoltre, le eventuali conseguenze finanziarie della causa Cheli, dovevano necessariamente far capo ad ambo le parti e secondo le norme della circolare suddetta, trattandosi di giudizio iniziato dal Comune prima della avvenuta separazione della frazione, e nonostante che il Cheli avesse intentato causa al Comune in qualità di Guardia della frazione di Follonica. Riguardo al sussidio erogato dalla Società Elba, Massa non si opponeva alla cessione di tale somma da quel momento in poi al nuovo Comune, restando intesa l'impossibilità della restituzione delle somme percepite in passato, in un bilancio ovviamente unico, e giacché i fondi erano sempre stati destinati esclusivamente ai bisogni scolastici della popolazione follonichese.41
Non trovando quindi un accordo consensuale, le due parti decisero che il potere decisionale venisse avocato dall'autorità prefettizia. E' il Commissario Prefettizio Mischi che, seguendo il tracciato della precedente relazione De Leone (con l'aggiunta di ulteriori dati), esulta base della Circ. 25 aprile 1915 n. 15300-34, relazionerà sulla "assegnazione esclusiva a favore o a carico dei due enti".42
Le richieste dei rappresentanti della ex frazione vennero giudicate pregiudiziali ed esagerate dagli stessi arbitri della questione. Ciononostante, e malgrado avessero ulteriormente rallentato l'iter procedurale, il 14 giugno dell'anno 1923 si addivenne finalmente a stabilire la delimitazione territoriale tra i due Comuni e il riparto delle attività e delle passività con il Regio Decreto n. 1373 (in esecuzione della L. n. 1447 del 1920), controfirmato dall'allora Primo Ministro Mussolini.43
Il 24 luglio successivo il Prefetto Rossi nominava il Commissario Dott. Filippo Abbate per lo svolgimento delle funzioni amministrative fino alla seduta ufficiale di insediamento del Consiglio Comunale di Follonica che si avrà il 15 settembre successivo con la verifica dei poteri e l'elezione del Sindaco Tullio Gaggioli ad opera dei Consiglieri.44



Archivio storico del Comune di Follonica (1866 - 1960)

Comune di Follonica, 1866 - 1960

Serie I - Deliberazioni del Consiglio

Serie II - Deliberazioni della Giunta comunale

Serie III - Protocolli della corrispondenza

Serie IV - Carteggio ed atti degli affari comunali

Serie V - Bilanci di previsione ed allegati

Serie VI - Conti consuntivi e allegati

Serie VII - Verbali di chiusura

Serie VIII - Giornali e mastri, poi giornalmastri

Serie IX - Matrici dei mandati

Serie X - Ruoli delle imposte comunali

Serie XI - Mandati e documenti di corredo al conto consuntivo

Serie XII - Registri degli atti di nascita e relativi indici decennali

Serie XIII - Registri degli atti di morte e relativi indici decennali

Serie XIV - Registri degli atti di matrimonio e relativi indici decennali

Serie XV - Registri degli atti di cittadinanza

Serie XVI - Censimento e statistiche della popolazione

Serie XVII - Immigrazioni ed emigrazioni

Serie XVIII - Liste di leva e allegati

Serie XIX - Sussidi militari

Serie XX - Situazioni di famiglia

Serie XXI - Ruoli matricolari

Serie XXII - Verbali delle elezioni

Serie XXIII - Liste elettorali

Serie XXIV - Edilizia privata

Serie XXV - Miscellanea

Archivi aggregati

Ente comunale di assistenza (ECA), 1937 - 1962

Serie I - Registro di protocollo ECA

Serie II - Registri di bilancio di previsione triennale

Serie III - Registro giornale

Serie IV - Registri di conto consuntivo

Serie V - Matrici di mandati

Serie VI - Buste di carteggio

Serie VII - Buste di mandati e documenti di corredo al consuntivo

Comitato di liberazione nazionale (CLN), 1945

Comitato di liberazione nazionale



Quando non è altrimenti indicato si intende che i documenti sono riuniti, legati o sciolti, in buste e cartelle.

Sono state usate le seguenti abbreviazioni:

alleg. = allegato/a

art. = articolo

artt. = articoli

cart. = carta/one

cat. = categoria

catt. = categorie

cc. = carte

c. s. = come sopra

d.d.c. = documenti di corredo

E.C.A. = Ente comunale di assistenza

p. = pagina

pp. = pagine

N./n. = numero

nn. = numeri

Reg. = registro

Regg. = registri

s.d. = senza data

+ = comprensivo anche di

ACF = Archivio comunale di Follonica



La documentazione della Sezione Storica dell'Archivio è costituita dalla sola sezione postunitaria.
La datazione dei documenti presenti in archivio risale al 1923, anno di fondazione del Comune ad eccezione delle Serie XII (Registri degli atti di nascita e relativi indici decennali) e XIII (Registri degli atti di morte e relativi indici decennali), la cui documentazione risale al 1866 e della Serie XIV (Registri degli atti di matrimonio e relativi indici decennali) e XV (Registri degli atti di cittadinanza) la cui documentazione risale rispettivamente al 1901 e al 1924.
La documentazione pervenutaci, salvo alcune Serie, è perlopiù lacunosa a causa della conservazione delle carte in locali diversi e della loro probabile dispersione negli anni passati. Il corpo principale del complesso documentario inventariato si trova oggi nei locali della Biblioteca Comunale, ed è conservato a cura della Direttrice della struttura. Altre sezioni di documenti qui descritti sono situate in locali del palazzo comunale o nelle vicinanze, a causa delle necessità di consultazione continua da parte degli stessi impiegati (è il caso tipico della documentazione relativa all'ufficio di Stato Civile o dell'Urbanistica).
Le operazioni di riordinamento ed inventariazione delle carte45 hanno comportato la riorganizzazione dei documenti in 25 Serie aperte (per consentire il naturale accrescimento delle Serie conseguente ai versamenti periodici dall'Archivio di deposito) contrassegnate da numeri romani. Le unità archivistiche individuate da un numero arabo sono in successione cronologica: i fascicoli contenenti documentazione pluriennale sono stati collocati all'anno di avvio della pratica.
Delle lacune, talvolta ingenti in alcune serie (vedi i Protocolli della corrispondenza), si è data notizia nella introduzione alle varie serie stesse. Il lavoro è inoltre corredato di un'Appendice che riporta la suddivisione della serie "Carteggio ed atti" in 15 categorie secondo il Titolario Ufficiale ad uso dei Comuni, diramato dalla Circolare del Ministero degli Interni dell'1/ 3/ 1897, n. 17100-2, ancora in vigore. L'appendice riporta anche un elenco delle variazioni di classi delle categorie.
Completa la Guida, infine, una sezione dedicata agli Archivi Aggregati, riguardanti la documentazione dell'Ente Comunale di Assistenza e quella relativa alle carte del Comitato di Liberazione Nazionale.
In questa stesura si è optato per un livello sintetico di descrizione in quanto si è scelto di giungere prioritariamente alla elaborazione di un primo strumento utile alla ricerca, anche se successivamente perfettibile, in tempi più lunghi ed in vista del recupero delle carte del deposito che andranno ricondotte alle Serie istituite nell'Archivio Storico.
L'Amministrazione Comunale ha deciso di pubblicare i risultati della ricerca nella veste di Guida alla documentazione, che possa servire a cittadini, ricercatori, studenti, che vogliano finalmente avvicinarsi alla fonte storica per eccellenza di questo territorio.



Ex Circolare del Ministero degli interni dell'11/3/1897, n. 17100-2, che stabilisce la suddivisione degli atti in 15 categorie. La circolare è ancora in vigore.

Cat. I Amministrazione

Classi:

1. ufficio comunale

2. archivio

3. economato

4. elezioni amministrative

5. Sindaco, assessori, consiglieri

6. impiegati

7. locali per uffici

8. sessioni del Consiglio

9. cause, liti, conflitti

10. servizi amministrativi

11. inchieste

12. istituti amministrativi del comune

Cat. II Opere pie e beneficenza

Classi:

1. rapporti con le varie istituzioni di beneficenza

2. ospizi

3. brefotrofi

4. società operaie

5. lotterie, tombole

Cat. III Polizia urbana e rurale

Classi:

1. personale

2. servizi e regolamento

Cat. IV Sanità e igiene

Classi:

1. ufficio sanitario

2. servizio sanitario

3. epidemie

4. sanità marittima

5. igiene pubblica, regolamenti, macelli

6. polizia mortuaria

Cat. V Finanze

Classi:

1. proprietà comunali, inventari

2. bilanci, conti

3. imposte, tasse

4. dazi

5. catasto

6. privative

7. mutui

8. eredità

9. servizio esattoria tesoreria

Cat. VI Governo

Classi:

1. leggi e decreti, Gazzette Ufficiali

2. elezioni politiche

3. feste nazionali

4. azioni di valore civile

5. concessioni governative

Cat. VII Grazia giustizia e culto

Classi:

1. circoscrizione giudiziaria

2. giurati

3. carceri mandamentali

4. rapporti col Conciliatore

5. archivio notarile

6. culto

Cat. VIII Leva e truppe

Classi:

1. leva

2. servizi militari

3. tiro a segno

4. caserme militari

Cat. IX Istruzione pubblica

Classi:

1 rapporto con le autorità scolastiche

2. asili e scuole elementari

3. educatori comunali

4. ginnasi

5. licei

6. scuole tecniche

7. università

8. istituti scientifici e culturali

Cat. X Lavori pubblici - Poste telegrafi e telefoni

Classi:

1. strade, piazze

2. ponti

3. illuminazione

4. acque e fontane

5. consorzi stradali e idraulici

6. espropriazioni

7. telefoni, poste, telegrafi

8. ferrovie

9. ufficio tecnico

10. restauro

11. porti

Cat. XI Agricoltura commercio industria

Classi:

1. agricoltura, caccia, pesca

2. industria

3. commercio

4. fiere e mercati

5. pesi e misure

Cat. XII Stato civile - Censimento - Statistica

Classi:

1. stato civile

2. censimento

3. statistica

Cat. XIII Esteri

Classi:

1. comunicazione con l'estero

2. emigrazione

3. emigranti

Cat. XIV Varie (classe unica)

Cat. XV Sicurezza pubblica

Classi:

1. pubblica incolumità

2. polveri e materie esplodenti

3. teatri

4. esercizi pubblici

5. scioperi

6. mendicità

7. pregiudicati

8. varie di pubblica sicurezza

9. contributi a spese militari

10. trasporto mentecatti

11. incendi


Variazioni parziali di titolari

Cat. I Amministrazione

1941 e 1943

1 Ufficio comunale

2 Protocollo e archivio

3 Economato

4 Podestà. Vice Podestà. Delegati e Consulta

5 personale

6 locali per uffici

7 deliberazioni e ordinanze

8 cause liti conflitti

9 andamento dei servizi

10 ispezioni ed inchieste

11 istituti amministrati dai Comuni

12 aste e appalti

13 Comune

1948:[ ]

4 "Sindaco giunta consigli" - "INADEL" - "Onoranze funebri Sindaco Santini"

5 "deliberazioni"

6 "personale" - "segretario"

7 "cause liti e conflitti"

? "Lega comuni democratici"

1949

1 ufficio comunale

2 archivio

3 economato

4 elezioni

5 Consiglio comunale

6 Giunta municipale

7 Sindaco

8 Segretario del Comune

9 Impiegati, salariati di ruolo. Personale avventizio

10 Locali per gli uffici

11 Deliberazioni

12 Cause liti conflitti riguardanti l'amministrazione comunale

13 Andamento dei servizi amm.vi, Inchieste, Ispezioni

14 Istituti diversi amministrati dal Comune, Commissioni

15 Lega dei comuni democratici

1954

4 Giunta e consiglio

13 Comune

14 t Culto.

1956

1 ufficio comunale

2 archivio

3 economato

4 elezioni amm.ve. Sindaco, vicesindaco, delegati e consulta

5 consiglio comunale

5 Impiegati, salariati di ruolo,Personale avventizio

6 locali per gli uffici

7 deliberazioni

8 segretario del comune

8 Cause, Liti, Conflitti riguardanti l'Amministrazione Comunale

9 Andamento dei servizi amministrativi, Inchieste, Ispezioni

10 ispezioni e inchieste

11 istituti diversi amministrati dal Comune, Commissioni

12 aste e appalti

13 comune

15 affari del culto

1957

1 ufficio comunale

2 archivio

3 economato

4 Giunta e Consiglio

5 Impiegati, salariati di ruolo, Personale avventizio

6 Locali per gli uffici

7 Deliberazioni e ordinanze

8 Cause, liti, Conflitti riguardanti l'Amministrazione comunale

9 Andamento dei servizi amministrativi, Inchieste, Ispezioni

10 Ispezioni e inchieste

11 Istituti diversi amministrati dal Comuni, Commissioni

12 Aste e appalti

13 Comune

1958

1 ufficio comunale

2 archivio

3 economato

4 liste elettorali

5 elezioni amministrative

6 Sindaco, Assessori e Consiglieri

7 personale

1958 bis:

9 deliberazioni e ordinanze

10 cause liti e conflitti

11 andamento dei servizi

12 ispezioni e inchieste

13 istituti amministrati dai comuni e servizi municipalizzati

14 aste ed appalti

15 comune

1959

5 elezioni amm.ve

6 Sindaco, Assessori e consiglieri dalla 7 alla 15 è = al 1960

1960

7 Personale

8 Locali per uffici

9 Deliberazioni e ordinanze

10 Cause, liti e conflitti

11 Andamento dei servizi

12 Ispezioni e inchieste

13 Istituti amministrati dai Comuni e servizi municipalizzati

14 Aste ed appalti

15 Comune


Cat. II Opere pie e beneficenza

1940

1 famiglie numerose, opere pie, ospizi e ricoveri di mendicità, indigenti inabili al lavoro, consorzio antitubercolare.

2 brefotrofi orfanotrofi esposti e baliatici, assistenza maternità e infanzia, colonie marine e montane, asilo d'infanzia.

3 pubblica assistenza, ECA, sussidi, CRI e somministrazioni medicinali, elenco dei poveri.

4 lotterie tombole fiere di beneficenza sottoscrizioni elargizioni varie

5 spedali e spese di spedalità.

1941, 1943 e 1954:

1 Ente Comunale di Assistenza e altri Enti di beneficenza

2 Ospizi, Ricoveri, Indigenti

3 Brefotrofi, Orfanatrofi, Baliatico

4 Società di M. S., Sussidi diversi

5 Lotterie,Tombole, Fiere di beneficenza

6 Maternità ed Infanzia

7 Consorzio antitubercolare

8 Calamità pubbliche

9 Spedalità

10 Cure marine, montane, elioterapiche

11 Lasciti e donazioni

1947: [ ]

1 Ente Comunale di Assistenza e altri Enti di beneficenza

2 Ospizi - Ricoveri - Spedalità - Consorzio antitubercolare

3 Maternità ed Infanzia

5 Sussidi - Indigenti

6 Lotterie - Tombole - Fiere di beneficenza

7 Varie

1948: [ ]

1 ECA

2 Spedalità - consorzio prov. antitubercolare

3 ONMI - ricovero minori - asili e consultori

4 colonie climatiche - somministrazione medicinali ai poveri

1949

Istituzioni di beneficenza

Opera Nazionale Maternità e infanzia

Spedalità

Ospizi, ricoveri di mendicità, Indigenti inabili al lavoro

Brefotrofi, Orfanotrofi Esposti Baliatici

Sussidi

lotterie tombole fiere beneficenza

calamità pubbliche

colonie marine, elioterapiche, ecc...

1950

Ente comunale di assistenza. Opere Pie, Monti frumentari, Monti dei Pegni

Ospizi, Ricoveri di mendicità, Indigenti, Inabili al lavoro, O.N.M.I. Brefotrofi, Orfanotrofi, Esposti, Baliatici, Società operaie e di Mutuo soccorso, Sussidi

Lotterie,Tombole e fiere di Beneficenza ecc.

Lasciti vari e di beneficenza Nosocomi e cure malati poveri Istituto di Previdenza sociale Croce Rossa Italiana Colonie marine e montane Associazioni di Pubblica assistenza Calamità pubbliche

1960

ente comunale di assistenza e altri enti di beneficenza

ospizi, ricoveri, indigenti

brefotrofi, orfanotrofi, baliatico

società di mutuo soccorso, sussidi diversi

lotterie tombole fiere beneficenza

maternità e infanzia

consorzio antitubercolare

calamità pubbliche

spedalità

cure marine montane elioterapiche lasciti e donazioni di beneficenza


Cat. III Polizia urbana e rurale

1943

1 personale

2 servizi e regolamenti

3 contravvenzioni

4 oggetti smarriti

1953 e 1955:

1 personale

2 servizi e regolamenti

3 ordinanze del Sindaco.

Appendice

1954

1 Personale di vigilanza

2 servizi e regolamenti

3 contravvenzioni

4 oggetti smarriti

5 nettezza urbana


Cat. IV Sanità e igiene

1943:

1 ufficio sanitario, personale

2 servizio sanitario

3 epidemie malattie contagiose ed epizoozie

4 sanità marittima, lazzaretti

5 igiene pubblica, regolamenti, macello

6 polizia mortuaria , cimiteri ecc...

7 Farmacie

8 Laboratorio di Igiene

1947: [ ]

1 ufficio sanitario - personale - servizio sanitario - farmacie - ostetriche - veterinario

2 varie

3 epizoozie - epidemie malattie contagiose epizoozie

4 igiene pubblica - macelli

5 polizia mortuaria - cimiteri

1953:

1 ufficio sanitario, personale

2 servizio sanitario

3 epidemie malattie contagiose ed epizoozie

4 sanità marittima, lazzaretti

5 igiene pubblica, regolamenti, macello

6 polizia mortuaria, cimiteri ecc...

7 vaccinazioni e rivaccinazioni

1956:

1 Ufficio sanitario. Personale

2 Servizio sanitario. Farmacie

3 Epidemie. Malattie contagiose. Epizoozie

4 Sanità marittima. Lazzaretti

5 Igiene pubblica. Regolamenti. Servizio veterinario. Macelli

6 Polizia mortuaria. Cimiteri ecc...

7 Farmacie

8 Vaccinazioni. Laboratorio di Igiene

1958:

1 Ufficio sanitario

2 Servizi sanitari

3 Epidemie. Malattie contagiose. Epizoozie

4 Sanità marittima. Lazzaretti

5 Igiene pubblica

6 Cimiteri e Polizia mortuaria

7 Farmacie

8 Laboratorio d' Igiene e istituto di profilassi


Cat. V Finanze

1947:

3 imposta ricchezza mobile - notifiche - corrispondenza con gli uffici finanziari - imposta complementare e altre

4 tasse e tributi - imposta di famiglia - imposta sul bestiame - tariffe e regolamenti

7 privative e lotto

9 esattoria e tesoreria

1948:

2 bilanci ruoli - contabilità...

3 notifica di atti per conto degli uffici finanziari - pensioni - corrispondenza con gli uffici finanziari

4 illuminazione pubblica - imposte e tasse comunali e provinciali. Imposta valore locativo e famiglia

5 imposte di consumo

6 lotterie

[...] varie

9 servizio di esattoria e tesoreria

Fatture riparazione barche occorse per l'inondazione in Grosseto chiesto rimborso al Comune di Grosseto -1948 Commissione comunale censuaria.

1959:

1 proprietà, debiti, crediti, inventari

2 bilanci, conti...

3 imposte e tasse erariali

4 imposte e tasse comunali

5 imposte di consumo

6 catasto, ufficio tecnico erariale

7 registro e privative

8 mutui e prestiti

9 eredità e donazioni

10 esattoria e tesoreria

11 censi, canoni e livelli

12 lotto e lotterie nazionali


Cat. VI Governo

1941:

1 leggi, gazzette, circolari...

3 elezioni politiche

4 feste nazionali

5 azioni al valor civile

6 PNF

7 Pensioni civili

1947: [ ]

1 leggi decreti circolari

3 elezioni liste elettorali

4 feste nazionali commemorazioni

1949:

2 circolari

6 partiti

7 elezioni

8 liste elettorali

1954

6 partiti, istituzioni, sport

1956:

1 Leggi e decreti, Gazzetta Ufficiale, ...

2 Elezioni politiche e amministrative

3 elezioni politiche

4 feste nazionali

5 azioni al valor civile

6 Partiti politici

7 Pensioni civili

8 Liste elettorali

1959:

1 Leggi e decreti, Gazzetta Ufficiale, ...

2 elezioni politiche e regionali

3 elezioni politiche

4 feste nazionali

5 azioni al valor civile

6 pensioni civili

7 onorificenze

8 partiti politici


Cat. VII Grazia giustizia e culto 1941:

1 Circoscrizione giudiziaria

2 Giurati

3 Carceri mandamentali

4 archivio notarile

5 amnistie

6 conciliatore

7 culti

1947:

1 tutela minori - Preture e tribunali

3 conciliatore e viceconciliatore - cancelleria del conciliatore - statistica - varie - sfratti - notifiche uff. conciliazione.

1949:

1 autorità giudiziarie

2 uffici giudiziari

4 giurati

1954 e 1955

1 Circoscrizione giudiziaria

2 Giurati

3 Carceri mandamentali

4 Conciliatore

5 Archivio

6 Culto

7 spese di giustizia

8 trasporti carcerari

1956:

1 Uffici giudiziari

2 Ispettori giurati

3 Stabilimenti carcerari

4 Archivio notarile, Notari

5 Amnistie, grazie e indulti

6 Ufficio conciliazione

7 Culto

1959:

equivalente al 1941

1 circoscrizione e uffici giudiziari

2 giudici popolari

3 carceri e riformatori

4 archivio notarile e notai

5 amnistie grazie e indulti

6 conciliazione

7 culti


Cat. VIII Leva e truppe

1955 e 1959:

1 leva

2 servizi militari

3 tiro a segno

4 caserme ospedali ecc.

5 servizi dipendenti dalla guerra e istituzioni militari

6 ricompense militari

7 requisizioni militari


Cat. IX Istruzione pubblica

SINTESI: dal 1942 al 1947 si è seguito un titolario parzialmente modificato (vedi classi 4,6,7,8) e dal 1949 al 1954 si è usato un titolario come quello ufficiale tranne la classe 3 che è patronato scolastico invece di educatori comunali. Sono termini forse equivalenti. Infine dal 1956 al 1959 si ritorna al titolario 1942-47.

1942:

1 Autorità scolastiche

2 Asili d'infanzia, Scuole elementari

3 Educatori comunali e convitti

4 scuole avviamento professionali

5 Scuole secondarie

6 Università e scuole superiori

7 istituti scientifici

8 Gioventù del Littorio e educazione fisica

9 O.N.D. e sport

10 borse di studio e premi

1945: [ ]

1 autorità scolastiche

2 scuole elementari e asili d'infanzia istituti integrativi della scuola

4 e 5 scuole professionali e superiori

varie

1947:

1 Autorità scolastiche

2 Asili d'infanzia, Scuole elementari

3 Educatori comunali e convitti

4 Scuole professionali e di avviamento

5 Scuole secondarie

6 Università e scuole superiori

7 Istituti scientifici, Biblioteche, Gallerie, Musei, ecc.

8 Manifestazioni ginnico-sportive ed educazione fisica

9 Enale sport

10 Borse di studio

11 Patronato scolastico

Appendice

1947 bis: [ ]

1 eq.

2 edifici scolastici - sussidi scolastici - varie - pulizia delle scuole -

manutenzione...

3 scuole medie - scuola aw.to

4 refezione scolastica

1948:[ ]

1 autorità scolastiche e personale

2 scuole elementari e asili d'infanzia

3 scuole professionali e di avviamento

4 scuole popolari, refezione scolastica

1949

1 Autorità scolastiche

2 Asili d'infanzia, Scuole elementari

3 scuole elementari, del lavoro, artigiane

4 scuole medie, profess. e tecniche

5 istituti superiori e d'arte

6 Università e scuole superiori

7 istituti scientifici

8 Gioventù del Littorio e educazione fisica

9 O.N.D. e sport

10 borse di studio e premi

1953:

1 Autorità scolastiche, Insegnanti, Monte pensioni

2 Asili di infanzia e scuole elementari

3 Patronato scolastico, Mutualità scolastica

4 Collegi e Convitti

5 Scuole medie inferiori e superiori

6 Scuole complementari, di avviamento professionale ecc.

7 Università, Scuole superiori

8 Istituti scientifici, Biblioteche, Gallerie, Musei

9 Borse di studio

1954:

1 Autorità scolastiche, Insegnanti, Monte pensioni

2 Asili di infanzia e scuole elementari

3 patronato scolastico

4 collegi

5 Scuole medie inferiori e superiori

6 Scuole complementari, di avviamento professionale ecc.

7 Università, Scuole superiori

8 Istituti scientifici, Biblioteche, Gallerie, Musei

10 borse di studio e associazioni sportive

1956:

1 Autorità scolastiche, Insegnanti...

2 Asili d'infanzia. Scuole materne e scuole elementari

3 Educatori comunali

4 Scuole professionali

5 Scuole secondarie

6 Università e scuole superiori

7 Istituti scientifici, Biblioteche, Gallerie, Musei

8 ENAL ed educazione fisica

9 Manifestazioni ginnico-sportive

10 Borse di studio

11 Patronato scolastico

12 Refezioni scolastiche

1959:

1 Autorità scolastiche, Insegnanti...

2 Asili d'infanzia. Scuole materne e scuole elementari

3 Educatori comunali

4 scuole avviamento professionali

5 istruzione media e secondaria

6 Università e istituti superiori

7 istituti scientifici e artistici

8 educazione fisica

9 sport

10 borse di studio, premi e sussidi


Cat. X Lavori pubblici - Poste telegrafi e telefoni

1942:

1 Strade. Piazze. Giardini. Passeggi pubblici e Parchi

2 Ponti. Viadotti. Gallerie. Sottopassaggi

3 Illuminazione pubblica

Appendice

4 Acque, fontane pubbliche e pozzi

5 Consorzi stradali e idraulici. Bonifiche

6 Espropriazioni per causa di utilità pubblica

7 ufficio tecnico

8 restauro e manutenzione edifici. Edilizia. Ornato

9 porti e fari

10 veicoli e circolazione

11 comunicazioni

12 trasporti

1949:

1 Strade. Piazze

2 Illuminazione pubblica

3 Acque, fontane pubbliche e pozzi

4 Consorzi stradali e idraulici. Bonifiche

5 Poste telegrafi e telefono Radio

6 Espropriazioni per causa di utilità pubblica alloggi e sfratti

7 Trasporti

8 Ufficio tecnico

9 Edilizia

10 Porti e contributi

11 Ente Provinciale Turismo e CEF

1951: = al 1949

2 illuminazione

5 poste telegrafi

7 trasporti

1953:

1 Strade. Piazze. Giardini. Passeggi pubblici e Parchi

2 Ponti. Viadotti. Gallerie. Sottopassaggi

3 Illuminazione pubblica

4 Acque, fontane pubbliche e pozzi

5 Consorzi stradali e idraulici. Bonifiche

6 Espropriazioni per causa di utilità pubblica

7 Poste. Telegrafi e telefoni. Radio

8 Ferrovie, Tramvie ecc.

9 Ufficio tecnico

10 Restauro e manutenzione edifici. Edilizia. Monumenti

11 Porti e spiagge

12 Gore comunali

13 Danni di guerra e ricostruzioni

1954: = al tit. del 1953 fino alla 11 poi 12 danni di guerra e ricostruzioni

1957:

1 Strade. Piazze. Giardini. Passeggi pubblici e Parchi

2 Ponti. Viadotti. Gallerie. Sottopassaggi

3 Illuminazione pubblica

4 Acque e fontane pubbliche. Pozzi

5 Consorzi idraulici e stradali. Bonifiche

6 Espropriazioni per causa di utilità pubblica

7 Ufficio tecnico

8 Edilizia. Restauro e manutenzione edifici. Ornato

9 Porti contributi e fari

10 Veicoli e circolazione

11 Poste telegrafi e telefoni. Radio e televisione

12 Ferrovie e Trasporti

14 Case popolari. Alloggi lavoratori

15 Cantieri di lavoro

1959:

1 Strade e piazze

2 Ponti

3 Illuminazione pubblica

4 Acque e fontane. Pozzi e cisterne

5 Consorzi e bonifiche

6 Espropriazioni

7 Ufficio tecnico

8 Restauro e manutenzione edifici. Edilizia

9 Porti e fari

10 Veicoli

11 Comunicazioni

12 Trasporti

13 Cantieri di lavoro e rimboschimento

14 Case popolari. Alloggi lavoratori


Cat. XI Agricoltura commercio industria

1940

1 agricoltura

2 industria

3 commercio

4 borsa e banche

5 pesi e misure

6 lavoro

7 corporazioni

8 fiere e mercati

9 mostre ed esposizioni

10 turismo

11 Usi civici

12 stazioni di rimonta

1948:

1 agricoltura

2 industria

3 commercio

4 fiere e mercati

5 pesi e misure

6 lavoro e previdenza sociale

12 Sezione provinciale Alimentazione, circolari varie

1954 e 1955:

1 agricoltura

2 industria

3 commercio

4 fiere e mercati

5 pesi e misure

6 censimento agricolo commerciale industriale

7 stazioni di monta

8 ' previdenza sociale

9 usi civici

10 macinazione e panificazione

11 disoccupazione

12 pesca (?)

1956:

6 lavoro

7 Unioni sindacali

8 fiere e mercati

9 mostre ed esposizioni

10 turismo

11 usi civici

12 stazioni di rimonta

1940 e 1959:

1 agricoltura

2 industria

3 commercio

4 borsa e banche

5 pesi e misure

6 lavoro

7 organizzazioni sindacali

8 fiere e mercati

9 mostre ed esposizioni

10 turismo

11 usi civici

12 stazioni di rimonta

9 Porti contributi e fari

10 Veicoli e circolazione

11 Poste telegrafi e telefoni. Radio e televisione

12 Ferrovie e Trasporti

14 Case popolari. Alloggi lavoratori

15 Cantieri di lavoro

1959:

1 Strade e piazze

2 Ponti

3 Illuminazione pubblica

4 Acque e fontane. Pozzi e cisterne

5 Consorzi e bonifiche

6 Espropriazioni

7 Ufficio tecnico

8 Restauro e manutenzione edifici. Edilizia

9 Porti e fari

10 Veicoli

11 Comunicazioni

12 Trasporti

13 Cantieri di lavoro e rimboschimento

14 Case popolari. Alloggi lavoratori


Cat. XII Stato civile - Censimento - Statistica

1942 e 1955

1 stato civile

2 censimento

3 statistica

4 anagrafe

1945

Classe unica Stato civile anagrafe e leva

1953

1 stato civile

2 anagrafe

3 censimento

4 statistica


Cat. XIII Esteri

1953:

1 Comunicazioni con l'estero

2 emigrati e immigrati

3 passaporti

1958:

1 comunicazioni con l'estero

2 emigrati

3 emigranti


Cat. XIV Oggetti diversi


Cat. XV Sicurezza pubblica

In sostanza vige il titolano ufficiale nel 1943; 1956-58 (uguale o equivalente), mentre nel 1953-1954 è comunque uguale tranne le classi 12 Oggetti diversi invece che Autorizzazioni di P. S. Carta d'identità.

1943:

1 Pubblica incolumità

2 Polvere e materie esplodenti

3 Spettacoli pubblici

4 Esercizi pubblici

5 Scioperi e disordini

6 Mendicità

7 Pregiudicati e ammoniti, ecc. Informazioni e provvedimenti

8 Avvenimenti straordinari

9 Agenti della forza pubblica, Carabinieri, Casermaggio

10 mentecatti

11 Incendi e Pompieri

12 Autorizzazioni di P. S. Carta d'identità

13 Forestieri

14 Oggetti diversi

1947: [ ]

1 infiammabili - licenze diverse

4 denunzie infortuni - affittacamere licenze pubblica sicurezza

5 fogli di via

6 circolari riguardanti la p.s. - richieste, comunicazioni, notizie - passaporti - movimenti negli alberghi - varie

7 mentecatti

11 schede operai.

1953 e 1954:

1 Pubblica incolumità

2 Polvere e materie esplodenti

3 teatri

4 Esercizi pubblici e licenze di polizia

5 Scioperi, disordini, manifestazioni pubbliche

6 Mendicità e mestieri ambulanti

7 Pregiudicati, Ammoniti, Sorvegliati, Confino di polizia, Espulsi dall'estero, Reduci dalle case di pena, Oziosi, Vagabondi, Informazioni, Provvedimenti ecc.

8 Avvenimenti straordinari ed affari vari interessanti la P. S. Agenti di forza pubblica, Carabinieri

9 Contributo spese casermaggio

10 Trasporto mentecatti

11 Vigili del fuoco

12 Oggetti diversi

13 Statistiche forestieri

1956:

1 Pubblica incolumità

2 Polvere e materie esplodenti

3 teatri

4 Esercizi pubblici e licenze di polizia

5 Disordini

6 Mendicità

7 Pregiudicati e ammoniti, sorvegliati, espulsi dall'estero, reduci dalle case di pena, oziosi, vagabondi. Informazioni e provvedimenti

8 Varie di P.S.

9 Agenti della forza pubblica, Spese di casermaggio

10 Trasporto mentecatti al manicomio

11 Incendi. Vigili del fuoco

12 Porto d'armi

13 Carte d'identità

14 Varie

1957:

1 Pubblica incolumità

2 Polvere e materie esplodenti

3 teatri

4 Esercizi pubblici e licenze di polizia

5 Disordini

6 Mendicità

7 Pregiudicati e ammoniti, sorvegliati, espulsi dall'estero, reduci dalle case di pena, oziosi, vagabondi, Informazioni e provvedimenti

8 Varie di P.S.

9 Agenti della forza pubblica, Spese di casermaggio

10 Trasporto mentecatti al manicomio

11 Incendi. Vigili del fuoco

12 Porto d'armi. Autorizzazioni di P.S. Carte d'identità

13 Forestieri

14 Oggetti diversi

1958:

1 Pubblica incolumità

2 Polvere e materie esplodenti

3 Spettacoli pubblici

4 Esercizi pubblici

5 Scioperi e disordini

6 Mendicità

7 Pregiudicati e ammoniti, ecc. Informazioni e provvedimenti

8 Avvenimenti straordinari

9 Agenti della forza pubblica, Carabinieri, Casermaggio

10 mentecatti

11 Incendi e Pompieri

12 Autorizzazioni di P.S. Carte d'identità

13 Forestieri

14 Oggetti diversi



Storica

AMM.NE PROVINCIALE DI GROSSETO, ASSESSORATO ALLA CULTURA, ASSESSORATO AL TURISMO, PATROCINIO DELLA REGIONE TOSCANA, Guida della Maremma grossetana. Le colline metallifere, Sansoni, Firenze, 1987

EMILIO BONIFAZI, Follonica e i suoi amministratori: 1923 - 2002, Leopoldo II, Follonica, 2002

LANDÒ BORTOLOTTI, La Maremma settentrionale, Milano, 1976;

FAUSTO BUCCI - RODOLFO BUGIANI, Di Follonica delle fonderie e dell'altro dal Granducato a Mussolini: 1851-1926, Comitato Pro ex-Uva, La Poligrafica, Follonica, 1986;

ROMUALDO CARDARELLI, Le origini di Follonica e i suoi primi forni, in "Maremma", Bollettino della Società Storica Maremmana, n. 1, II, (1926);

AGOSTINO CESARETTI, Istoria del Principato di Piombino e Osservazioni intorno ai diritti della Corona di Toscana sopra i castelli di Valle e Montioni, Forni Editore, 1974;

ALFEO CHIRICI, Storia di Follonica. Un golfo un territorio, TraccEdizioni, Piombino, 1992;

COMUNE DI FOLLONICA, Sei anni di amministrazione fascista, 1929;

COMUNE DI FOLLONICA - BIBLIOTECA COMUNALE, Follonica. Nascere in un luogo denso di storia fa più felici gli uomini, Videotape, O.T.S Produzioni Cine TV, 1996;

RICCARDO FRANCOVICH, a cura di, Scarlino I. Storia e territorio, Firenze, All'Insegna del Giglio, 1985;

GLI AMICI DELLA BIBLIOTECA, a cura di, Il mi' paese è libero. Fra testimonianze orali e carteggi: Follonica dal 1940 al 1945, Biblioteca Comunale di Follonica (edizione fuori commercio), 1994;

GIULIO CESARE LENSI ORLANDI CARDINI, Erano le Maremme, Vallecchi, Firenze, 1984;

RINO MAGAGNINI, La storia del golfo di Follonica, Vol. III, Ed. Il Golfo, 1987;

LUCA MARTELLI, Da centro industriale a Municipio. Follonica (1881-1923), Follonica, Leopoldo II, 2003;

MINISTERO B.C.A., SOPRINTENDENZA BB. AA.AA. per le province di Siena e Grosseto, Il cancello dell'ex - Uva a Follonica nel quadro delle realizzazioni metallurgiche coeve. Principi e metodi di restauro, Siena, 1995;

ANTONIO LUIGI PIETROGRANDE, a cura di, Scavi di Ostia. Le Fulloniche, Prefazione di Giovanni Becatti, volume Vili, Soprintendenza alle antichità' di Ostia, Istituto Poligrafico dello Stato, 1976;

ANGELA QUATTRUCCI, La Magona del ferro. Gestione aziendale e "Provvidenze" sociali nell'evoluzione delle fabbriche del Granducato di Toscana (XVIII-XIX sec.), ESI, Napoli, 1994;

ANGELA QUATTRUCCI - IVAN TOGNARINI, a cura di, Modelli e ornamenti. Siderurgia e decoro urbano a Follonica (Secc. XIX-XX), Catalogo del Museo del ferro, Comune di Follonica, 1995;

EMANUELE REPETTI, Dizionario geografico, fisico e storico del Granducato di Toscana, Firenze, Allegrini e Mazzoni, 1833-46;

LUCIANO ROMBAI - IVAN TOGNARINI, Follonica e la sua industria del ferro. Storia e beni culturali, All'insegna del Giglio, Firenze, 1986;

CLAUDIO SARAGOSA, Follonica e il suo territorio. Memoria e rinascita di un paesaggio, Leopoldo II, Follonica, 1995;

SOVRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, a cura di, Il potere e la memoria. Piombino stato e città nell'età moderna, Catalogo e mostra documentaria, Piombino 20 aprile - 4 giugno 1995, Edifir, Firenze, 1995;

IVAN TOGNARINI, Siderurgia e miniere in maremma tra il 500 e il 900. Archeologia industriale e storica del movimento operaio, All'insegna del Giglio, Firenze, 1984;

LUCIA VELLA, a cura di, Follonica città industre e di lavoro, Mappa della città, Comune di Follonica e Lions dell'Alta Maremma, s.d.

Archivistica

BARBARA ALLEGRANTI, Inventario dell'Archivio postunitario del Comune di Castagneto Carducci (1765-1955) e archivi aggregati, Comune di Castagneto, 1996;

AUGUSTO ANTONIELLA, L'Archivio comunale postunitario, Firenze, 1979;

PAOLA CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983;

ISABELLA ZANNI ROSIELLO, Andare in archivio, Bologna, Il Mulino, 1996;

ISABELLA ZANNI ROSIELLO, Archivi e memoria storica, Bologna, Il Mulino, 1987;

Inventario archivio postunitario S. Giovanni Valdarno 1865-1945, a cura di A. M. Puglisi, dattiloscritto;

Inventario dell'archivio postunitario del Comune di Figline Valdarno: 1866 - 1955, a cura di Ivo Regoli, Firenze, Opus Libri, 1992;

L'archivio Comunale di Abbadia S. Salvatore, Inventario della Sezione storica, a cura di P. G. Morelli S. Moscadelli e C. Santini, Siena, 1986;

L'archivio Comunale di Chianciano Terme, Inventario della Sezione storica, a cura di F. Valacchi, Siena, 1991;

L'Archivio Storico Comunale di Massa Marittima. Inventario, a cura di Simonetta Soldatini, Il Leccio, Siena, 1996;

L'Archivio Storico di Coop Toscana Lazio, a cura di Marcella Colli, Valeria Nannini, Vincenzina Scaletta, Laboratorio di comunicazione multimediale, 2000;

L'Archivio Comunale di Siena. Inventario della Sezione storica, a cura di Giuliano Catoni e Stefano Moscadelli.



Codifica:
Filippo Mori, dicembre 2016
Paolo Santoboni, revisione, gennaio 2017