Sede: Pomarance (Pisa)

Date di esistenza: 1513 - 1528

Intestazioni: Ufficialato di Pomarance, Pomarance (Pisa), 1513 - 1528

Contesto istituzionale:
Fin dal XIII secolo a Pomarance risiedeva un ufficiale con giurisdizione minore civile e penale, inviato dal vicario di Volterra. Risulta che fino al 1472 Volterra avesse giurisdizione anche sui castelli di Monteverdi e Castelnuovo. Con la conquista fiorentina, avvenuta nel 1472, Volterra perse il controllo sul contado; ciò comportò la creazione di un Vicariato della Val di Cecina con sede a Pomarance, rimasto attivo fino al 1513. Da questa data e fino al 1528 Volterra divenne nuovamente sede di vicariato come contropartita della sua fedeltà a Firenze; la sede di Pomarance si trovò quindi retrocessa a semplice ufficialato. Fra il 1528 e il 1530 venne ripristinato il vicariato di Pomarance da parte dell'ultima Repubblica fiorentina, che intendeva così punire la città di Volterra rimasta fedele ai Medici. Tornati questi ultimi al potere, Volterra potè riacquistare la giurisdizione sul contado divenendo nuovamente sede di vicariato, mentre Pomarance fu nuovamente retrocessa ad ufficialato. Questa situazione durò fino al 1558; da quella data e fino al 1808 la cittadina fu sede di una podesteria.
A seguito della riforma giudiziaria leopoldina del 30 settembre 1772, la podesteria di Pomarance estese la propria giurisdizione anche sulle comunità di Sasso, Leccia, Serrazzano e Lustignano, consegnando definitivamente la giurisdizione criminale al vicariato di Volterra ¹ . Nel 1784, a seguito di un'ulteriore riforma leopoldina, Pomarance acquisì anche la giurisdizione che fu già della podesteria di Montecastelli, comprensiva del territorio di Castelnuovo Val di Cecina. Tale assetto rimarrà invariato fino all'inizio della breve dominazione francese (1808).

Storia amministrativa:
Nel 1513 Volterra riuscì a ottenere una serie di privilegi da Firenze, uno dei quali fu di essere nuovamente sede di vicariato; ciò comportò la retrocessione di Pomarance a semplice ufficialato.