Sede: Lucignano (Arezzo)
Date di esistenza: 1784 - 1808Intestazioni: Podestà di Lucignano, Lucignano (Arezzo), 1784 - 1808
Storia amministrativa:
L'assetto giurisdizionale fissato nel 1772 ebbe bisogno, dopo soli
dodici anni, di un aggiustamento che intervenne a semplificare la distribuzione
delle circoscrizioni. Con legge del 12 giugno 17841, fu abolita la distinzione tra podesterie maggiori
e minori ed in ognuna di esse venne insediato un podestà eletto nelle liste dei
giudici o dei notai. Venne anche abolito il limite per la rielezione dei giusdicenti
precedentemente fissato in tre anni. La Valdichiana venne ricompresa nell'unico
Vicariato di Monte San Savino che si estese sui territori sottoposti precedentemente
ai vicari del Monte e di Lucignano. La nuova circoscrizione comprese, oltre alle
Podesterie di Foiano, Monte San Savino e Civitella, anche quella di Lucignano,
ricostituita in quell'occasione e comprendente anche il territorio della Podesteria
di Marciano, che venne soppressa, e quello del Comune di Badicorte.
Nell'esercizio della giurisdizione il vicario fu assistito da un notaio con
competenze sia in campo civile che criminale2.
Il 30 settembre 1786 con
1'emanazione della cosiddetta Leopoldina vennero ribadite le funzioni di controllo
politico affidate ai giusdicenti ma, al contempo, vennero emanate precise
disposizioni per evitare gli abusi e sottoporre ad uno stretto controllo l'attività
di prevenzione e di polizia esercitate dai giusdicenti stessi. Nel 1793 infine, con
il ripristino della Consulta3, le cui competenze erano passate al
dicastero del Buon Governo, venne posto un ulteriore argine allo strapotere in campo
economico delle magistrature ordinarie le cui decisioni furono di nuovo sottoposte
al vaglio di quel supremo tribunale4.
I tribunali del periodo francese e della Restaurazione
La distribuzione territoriale della Toscana in compartimenti (prefetture), circondari
(sottoprefetture), cantoni e municipalità - conseguente all'annessione alla Francia
nel 1808 - servì di base anche per la distribuzione dei nuovi tribunali5. A
livello di compartimenti vennero istituite le tre Corti di giustizia criminale di
Firenze, Siena e Pisa, mentre in ciascun capoluogo di circondario prese a funzionare
un Tribunale collegiale di prima istanza con competenze civili e criminali e
comprendente, nella sua circoscrizione, un certo numero di Giudicature di pace,
insediate a livello cantonale. La Giudicatura del Cantone di Lucignano, comprendente
anche la Comunità di Marciano, fu all'inizio ricompresa nel circondario del
Tribunale di prima istanza di Montepulciano6e, subito dopo, in quello del
Tribunale di Arezzo7.
La competenza del giudice di pace, eletto
dall'assemblea cantonale, erano limitate alla cognizione di controversie civili di
minor valore, da risolversi in via di conciliazione, ed alla giurisdizione in
materia di danno dato. Nella veste ulteriore di "giudice correttore degli atti
criminali" il giudice di pace era anche abilitato a perseguire quei reati che
comportassero l'applicazione di ammende o piccole pene detentive. Ogni maggiore
competenza in campo civile era riservata al Tribunale di prima istanza di Arezzo al
quale potevano anche essere sottoposte, in seconda istanza, le decisioni assunte in
prima istanza dal giudice. Lo stesso tribunale giudicava le questioni criminali
eccedenti la competenza del giudice di pace e che non comportassero, comunque,
l'erogazione di pene superiori all'esilio, riservato alla Corte criminale del
compartimento di Firenze8.
Con la
ricostituzione del governo toscano nel 1814 la riorganizzazione dell'assetto
territoriale dello Stato si basò sul ripristino dei Governi di Siena e di Livorno e
del Commissario di Grosseto e sull'istituzione di nuovi Commissariati fra cui quello
di Arezzo9, la cui estensione complessiva e la cui articolazione interna
vennero fissati, in via definitiva, nel 181610.
Il commissariato, concepito come
organismo di controllo politico ed economico (di polizia) del territorio, risultò
costituito di otto vicariati11, alcuni dei quali compresero
ulteriori circoscrizioni di podesteria. I vicari e, in misura minore i podestà,
svolsero, sotto la direzione del commissario, funzioni di tutela dell'ordine
pubblico e compiti di polizia amministrativa e giudiziaria, esercitando
contemporaneamente anche competenze in campo giudiziario.
La podesteria che fu
allora ricostituita a Lucignano venne a far parte, unitamente a quelle di Foiano e
di Civitella, del Vicariato di Monte San Savino. Il podestà riassunse la pienezza
della giurisdizione civile e mista in prima istanza. I processi da lui definiti
potevano essere sottoposti, per il giudizio di secondo grado, al tribunale del
vicario e, oltre una certa soglia di valore della cosa giudicata, alla Rota civile
di prima appellazione, istituita ad Arezzo per tutto il commissariato.
La
riforma giudiziaria varata nel 183812, oltre a rivedere la distribuzione dei vicariati e delle
podesterie, limitò fortemente le competenze giurisdizionali di vicari e podestà a
favore dei nuovi tribunali di prima istanza, costituiti, sul modello di quelli di
epoca francese, nei capoluoghi di commissariato.
Il podestà di Lucignano ebbe
così, al pari di ogni altro, l'autorità di giudicare solo le cause civili non
eccedenti il valore di quattrocento lire, essendo competente per le altre il
Tribunale di Arezzo, cui spettava anche il giudizio di secondo grado dei processi
definiti dal podestà.
Il radicale mutamento dell'organizzazione amministrativa
e giudiziaria dello Stato toscano introdotto dalla legge del 9 marzo 184813, ripropose, per quanto
riguarda l'assetto del territorio, la divisione in compartimenti di prefettura,
circondari di sottoprefettura, distretti e comunità. Il Compartimento di Arezzo, per
cui non fu prevista una distribuzione in circondari, risultò composto da diciotto
preture fra cui quella di Lucignano14,
comprendente anche la Comunità di Marciano. La giurisdizione civile del pretore,
fissata negli stessi limiti di valore previsti per i podestà della normativa del
1838, si esercitò, quanto alla distribuzione delle competenze e ai gradi di
giudizio, nell'ambito del consueto rapporto con il Tribunale di prima istanza di
Arezzo.
La distribuzione territoriale delle preture, prevista nel marzo 1848,
venne ridefinita nel dicembre 184915a seguito della pubblicazione dei
regolamenti di polizia e di istruzione dei processi criminali, introducendo la
distinzione fra preture civili e criminali e preture con la sola competenza
civile16. Quella di
Lucignano divenne allora una pretura civile, dipendente da quella civile e criminale
di Monte S. Savino, il cui titolare svolse funzioni simili a quelle del preesistente
vicario17.
Complessi archivistici prodotti:
Podestà di Lucignano, 1784 nov. -
1808 giu.
(fondo, conservato in Comune di Lucignano. Archivio storico)