Sede: Agliana (Pistoia)
Date di esistenza: 1913 -Intestazioni: Comune di Agliana, Agliana (Pistoia), 1913 - 1956
Storia amministrativa:
Il territorio del comune di Agliana è situato nella pianura fra Prato e Pistoia, alla
confluenza fra il fiume Ombrone e il torrente Agna; a tale idronimo, di origine
forse etrusca, o al personale latino Allius, sembra ricollegarsi il toponimo
comunale. In epoca romana la località ebbe grande importanza militare e commerciale,
poiché si trovava sul proseguimento della vecchia via Cassia, nel tratto
Firenze-Pistoia-Lucca, ma in seguito le invasioni barbariche spinsero le popolazioni
della zona a ritirarsi sulle colline circostanti, dove sorsero gli abitati di
Montale e Montemurlo. La pianura, abbandonata, si trasformò in palude. Sotto la
dominazione longobarda la località ebbe un certo sviluppo, decadendo poi sotto i
Carolingi per divenire in seguito Signoria dei Conti Guidi. Questi fecero donazione
di gran parte del territorio aglianese ai Vescovi di Pistoia nel X secolo. Al
sorgere del movimento comunale l'antica comunità rurale sorta dall'aggregazione dei
nuclei parrocchiali di San Niccolò, San Pietro e San Michele faceva parte del
territorio del libero comune di Pistoia e già nel '200 la zona di Agliana formava un
comune relativamente autonomo a regime consolare1
Alla fine
del secolo tale autonomia fu perduta a favore del comune di Pistoia. Quando
quest'ultimo si sottomise a Firenze e anche dopo il riordinamento e la riduzione
delle podesterie nel 1358 e la definitiva riforma del 1402, che incorporò in quella
di Montale la podesteria di Agliana, quest'ultima riusci comunque a mantenere sempre
una certa indipendenza, come risulta dagli Statuti comunali del 1415, recentemente
pubblicati a cura dell'amministrazione comunale2.
Agliana è tornata a costituire comune autonomo col
R.D.L. 28 settembre 1913. Il distacco del comune di Montale avvenne, tra numerose
polemiche, per iniziativa di centoquaranta abitanti delle parrocchie di San Niccolò,
San Pietro e San Michele Agliana e della Ferruccia che nel gennaio del 1911
inviarono al Ministro dell'Interno la richiesta di costituirsi in comune autonomo. A
tale proposito sorsero forti opposizioni in seno al Consiglio comunale di Montale
che, nel settembre dello stesso anno, espresse voto contrario sulla proposta3. Tale decisione negativa fu motivata con la
constatazione che la zona di Agliana non era « né borgata né frazione come richiesto
dalla Legge Comunale e Provinciale del 28 maggio 1908 » e che la « Lega di Agliana
[fu] originata non da ragioni topografiche, economiche e sociali, ma politiche, o
meglio faziose ». A parere del Consiglio, non autorizzavano la richiesta di
autonomia neppure le ragioni geografiche o geologiche. Fatto sta che le polemiche
non cessarono e neppure i contrasti, assai vivaci, tra le popolazioni del piano,
cioè Agliana, e quelle del monte, cioè Montale: le prime si sentivano penalizzate
nei loro interessi e non vedevano riconosciute dal capoluogo le loro esigenze. Si
giunse così alla delibera consiliare del 20 giugno 1912, n. 4644 che dà parere favorevole alla costituzione di Agliana in
comune autonomo a patto che sia scelto come confine il torrente Bure, mentre la
proposta originaria voleva far coincidere il futuro confine tra Montale e Agliana
col confine parrocchiale di San Piero e San Niccolò con la parrocchia di Montale.
Nell'aprile del 1913 la questione fu poi esaminata dalla Giunta5 che istituì una commissione per approntare un progetto tecnico da
sottoporre all'approvazione del Consiglio. Poi, nel maggio dello stesso anno6, la Giunta fece propria la posizione già assunta
dal Consiglio che stabiliva come confine il torrente Bure; si precisava inoltre che
l'Archivio sarebbe rimasto integralmente al comune di Montale. L'ultimo atto della
vicenda si ebbe con il voto favorevole espresso dal Consiglio comunale nella seduta
del 12 maggio 1913 con la delibera n. 4937,
dove si riconfermava che « l'Agliana s'intende quel tratto di territorio dei popoli
di San Piero, di San Niccolò e di San Michele compreso a destra del torrente Bure [.
. .] che taglia l'attuale comune in due parti che tutti appellano, una del piano, o
Agliana, l'altra del Montale ».
Il comune di Agliana fu compreso nella
provincia di Firenze fino all'inizio del 1927, quando, con il R.D.L. del 2 gennaio,
venne a far parte della nuova provincia di Pistoia. Da quanto detto circa le vicende
storiche risulta evidente che il materiale archivistico riguardante il territorio di
Agliana per il periodo anteriore al 1913 si trova in massima parte conservato presso
l'Archivio Comunale di Montale e negli Archivi di Stato di Pistoia e di Firenze. In
particolare si segnala che in quest'ultima sede sono conservati quattro volumi di
Statuti e di Capitoli di Agliana e Montale, risalenti al periodo 1407-16138; e che tra i fondi manoscritti
della Biblioteca Forteguerriana di Pistoia si trova una copia degli Statuti di
Agliana del 1415 con aggiunte e approvazioni fino al 16579.
L'ordinamento dell'archivio storico del comune di Agliana è sorto dall'esigenza di
dare alla documentazione un assetto idoneo sia ad una corretta conservazione che ad
una eventuale consultazione10. Infatti in precedenza, nel 1956 e nel 1968, erano stati
compilati soltanto due inventari di consistenza che, elencando sommariamente buste e
registri in base ad un criterio esclusivamente cronologico, non rendevano pienamente
evidente la connessione fra i vari atti e le attività amministrative di cui erano
espressione. Inoltre la documentazione storica si trovava frammista a quella
dell'archivio di deposito in un insieme eterogeneo e confuso 11.
Operazione preliminare è stata dunque quella di
separare fisicamente i due complessi documentari, considerando il 1956 come data
discriminante12: infatti nel redigere il primo inventario di
consistenza atti e carteggio erano stati raccolti in buste ordinate per categoria e
si è preferito non alterare questa disposizione accordando a tale limite cronologico
il restante materiale. Si è quindi proceduto all'analisi di tutte le carte risalenti
al periodo 1913-1956 per stabilire quante e quali serie archivistiche fosse
opportuno istituire. Nel far ciò si è cercato di ricostruire il più fedelmente
possibile la probabile fisionomia originaria della documentazione, rispettando le
connessioni interne e considerando le modalità pratiche utilizzate per
l'archiviazione delle carte prodotte dai vari uffici13.
Da tale lavoro di ricostruzione sono emerse venti serie
archivistiche, ciascuna con numerazione aperta ed indipendente, così da poter
accogliere anche il materiale relativo ad ognuna oggi conservato nell'archivio di
deposito. Ciascuna serie è introdotta da un breve cenno sull'organizzazione, sul
contenuto e sugli eventuali problemi emersi durante la sua costituzione. Si ritiene
comunque importante sottolineare la totale mancanza di atti e documenti relativi
alle imposte e tasse comunali e ai ruoli degli utenti pesi e misure. Tali
dispersioni sembrano risalire agli anni '70 quando l'archivio fu trasferito nella
sede attuale: tale ipotesi è confermata da lacune vistose nel materiale relativo ad
altre serie per gli anni successivi al 1956. Merita pari attenzione il notevole
aumento di materiale prodotto dall'Ufficio Tecnico: tale situazione renderà
sicuramente necessaria, in occasione di un futuro riordinamento, l'istituzione di
una nuova serie che raccolga il materiale attualmente inserito nel carteggio.
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Agliana, 1913 -
1956
(fondo, conservato in Comune di Agliana. Archivio storico)