Sede: Bagnone (Massa Carrara)
Date di esistenza: 1849 - 1859Intestazioni: Comune di Bagnone, Bagnone (Massa Carrara), 1849 - 1859
Storia amministrativa:
Il 17 dicembre 1847, in seguito alla morte della duchessa di Parma,
Piacenza e Guastalla Maria Luigia d'Asburgo Lorena, i ducati, in virtù del trattato di
Parigi del 10 giugno 1817, passarono all'infante Carlo Lodovico di Borbone (Carlo II).
Il ducato di Guastalla fu ceduto ai duchi di Modena, assieme ai territori parmigiani
sulla riva destra dell'Enza, mentre passavano al ducato di Parma Pontremoli e alcuni
territori della Lunigiana, in esecuzione del trattato segreto di Firenze del 28 novembre
1844, stipulato tra i governi del Granducato di Toscana, del Ducato di Modena e Reggio e
del Ducato di Parma e Piacenza
1
. I possessi granducali di Pontremoli, Caprio, Zeri,
Calice, Bagnone, Filattiera, Groppoli, Lusuolo, Terrarossa, Riccò ed Albiano passarono a
Carlo Lodovico di Borbone, duca di Lucca, divenuto duca di Parma con il nome di Carlo
II, il quale, cedendo Calice, Terrarossa, Riccò ed Albiano al Duca di Modena, da questi
riceveva in permuta gli ex feudi imperiali di Villafranca, Mulazzo, Castevoli e
Treschietto. Nel gennaio del 1848, con l'arrivo a Pontremoli di un commissario
straordinario, venne costituita la Lunigiana Parmense, comprendente tutti i territori
dell'alta val di Magra. I popoli lunigianesi si opposero strenuamente al nuovo regime e
i comitati comunali, approfittando della confusione politica che si era venuta a creare
dopo la dichiarazione della guerra all'Austria, dettero vita ad un Governo Provvisorio
che segnò l'annessione della Lunigiana Parmense al Granducato di Toscana. Nella
primavera del 1849, alla ripresa della guerra del Piemonte contro l'Austria, Carlo II
abdicò in favore del figlio Carlo III; la Lunigiana settentrionale venne nuovamente
aggregata al Ducato di Parma, con la denominazione di Provincia di
Pontremoli
2
. La
provincia era articolata in sei comuni : Bagnone, comprendente a sua volta 19 comunelli,
Filattiera, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca, Zeri, il capuologo era Pontremoli. Bagnone
divenne anche sede di una esattoria per la riscossione delle imposte
3
. Nel 1854 Carlo III fu ucciso; gli subentrò
come reggente la moglie Luisa Maria Teresa di Berry. Il 1 maggio 1859 Luisa Maria di
Borbone, cui un gruppo di ufficiali aveva avanzato la richiesta di un intervento in
guerra a fianco del Piemonte, abbandonò il ducato e nominò una Commissione di governo.
Il 5 maggio la duchessa rietrò Parma, ripristinando gli ordinamenti precedenti ma il 9
giugno, considerando la situazione politica italiana e europea, decise di lasciare
definitivamente i ducati
4
. Il 15 giugno 1859, con
decreto n. 3440 del luogotenente Eugenio di Savoia Carignano, il governo provvisorio
degli Stati parmensi fu affidato, in nome del re di Sardegna, ad un governatore. Nell'
agosto dello stesso anno, con D. G. 8 agosto, n. 356, la
popolazione delle Provincie parmensi fu convocata in comizi il giorno 14 agosto 1859, per accettare o respingere un
plebiscito. La votazione, pro e contro l'annessione al Regno di
Sardegna, avvenne nella forma di sottoscrizione su appositi registri dal 14 al 21 di
agosto. I voti favorevoli risultarono 63.167, i contrari 504(in particolare in Lunigiana
5.044 i favorevoli, 19 i contrari). La definitiva unione al Regno di Sardegna, tuttavia,
si ebbe soltanto in seguito sl plebiscito dell'11-12 marzo 1860, convalidato dalla legge
del 15 successivo
5
.
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Bagnone, 1849 -
1868
(fondo, conservato in Comune di Bagnone. Archivio storico)