via Don Minzoni 3 (archivio preunitario); strada regionale 68, località Strada
(archivio postunitario e archivio di deposito)
56048 - Volterra
(Pisa)
Email: n.raspollini@comune.volterra.pi.it
Sito web: http://www.comune.volterra.pi.it/archivio-storico
Note storiche:
L'Archivio storico comunale preunitario è conservato presso i locali della
Biblioteca Guarnacci, in via Don Minzoni 3.
Ricco di 16.200 pezzi tra filze e
fascicoli, documenta lo svolgimento della storia locale dai tempi del libero comune
all'Unità d'Italia (secc. XII-XIX). L'archivio è ordinato in base alla natura degli atti
secondo la seguente suddivisione:
1. Magistrature e uffici politici e
amministrativi;
2. Finanze comunali, Ufficio dell'abbondanza e magistrature
finanziarie;
3. Dogana del sale, tassa di grani, dazi;
4. Amministrazione
della Dogana del sale;
5. Gabelle;
6. Magistrature giudiziarie;
7.
Monasteri soppressi.
Vi si conservano inoltre documenti e registri catastali
(estimi, arroti ecc.) relativi alle Comunità di Montecatini Val di Cecina, La Sassa,
Gello, Querceto, Micciano, Montecastelli, Pomarance e Mazzolla (secc. XVI-XIX).
L'Archivio storico comunale postunitario e l'archivio di deposito hanno sede in un ex
laboratorio artigiano ubicato in loc. Strada, lungo la strada regionale 68 in direzione
Colle Val d'Elsa. Il primo comprende la documentazione prodotta dal Comune di Volterra
dal 1866 al 1970 circa, mentre l'Archivio di deposito è costituito dagli atti
dell'ultimo quarantennio relativi a pratiche ormai concluse.
I lavori di schedatura
informatizzata, riordino e inventariazione dell'Archivio storico comunale postunitario
sono tuttora in corso, sotto la superivisione della Soprintendenza archivistica e
bibliografica della Toscana.
Informazioni e orari:
L'Archivio è consultabile su prenotazione.
La domanda per la
consultazione dei documenti per motivi di studio può essere compilata direttamente in
archivio, mentre le richieste di accesso agli atti devono essere inoltrate all'Ufficio
protocollo.
I documenti contenenti i dati personali idonei a rilevare l'origine
razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni
politiche, l'adesione ai partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere
religioso, filosofico, politico o sindacale diventano liberamente consultabili ai fini della
ricerca storica quaranta anni dopo la loro data. Il termine è di settanta anni per i dati
idonei a rilevare lo stato di salute, la vita sessuale, i rapporti riservati di tipo
familiare di un individuo, mentre, per i certificati di assistenza al parto, il termine di
secretazione è elevato a 100 anni. Tuttavia, per scopi storici, i documenti riservati
possono essere consultati anche prima della scadenza dei termini indicati, previa
presentazione di apposita documentata istanza alla Prefettura competente per territorio, la
quale provvede a svolgere la relativa istruttoria e a trasmetterla, con proposta motivata,
all'Ispettorato generale servizi archivistici del Ministero dell'interno per la relativa
autorizzazione.
I documenti possono essere fotocopiati solamente se da tale operazione
non derivi danno al documento stesso. I documenti che per ragioni di conservazione non
possono essere fotocopiati, possono sempre essere fotografati.
Complessi archivistici conservati:
Lettere nere, 1053 -
1864
(fondo)
Libri di monasteri soppressi, 1261 -
1807
(fondo)
Lettere nere '', 1300 -
1808
(fondo)
Lettere rosse, 1300 -
1924
(fondo)
Lettere nere ', 1305 -
1865
(fondo)
Lettere nere ''', 1378 -
1787
(fondo)
Lettere nere '''', 1416 -
1746
(fondo)